MILANO (MF-DJ)--Il settore siderurgico è stato uno dei più colpiti dalla crisi globale legata alla pandemia. Ma resta un business sul quale si concentrano le attenzioni di italiani e internazionali. E se per il futuro dell'ex Ilva adesso è entrata in campo, a fianco del big franco-indiano ArcelorMittal, l'agenzia governativa Invitalia, va segnalato che sul mercato sta per prendere forma un altro dossier di dimensioni rilevanti.

Il colosso tedesco ThyssenKrupp (29 miliardi di giro d'affari) ha infatti deciso di accelerare il processo di dismissione della controllata Acciai Speciali Terni (Ast).La procedura, affidata all'advisor JpMorgan, è formalmente partita e si attendono le prime manifestazioni non vincolanti per un'operazione di mercato che ha un controvalore intorno a un miliardo di euro. Per il momento si prospetta una sfida tutta italiana tra i gruppi Arvedi e Marcegaglia, che già si erano fatti avanti nel recente passato per rilevare la stessa ex Ilva. Sul piatto c'è il controllo di un gruppo che ha quasi 140 anni di storia è che tra i più importanti player siderurgici europei a ciclo integrato. Il core business dell'acciaieria ternana è costituito dai laminati piani in acciaio inossidabile, per i quali tra l'altro l'azienda (presieduta da Volkmar Dinstuhl e gestita dall'amministratore delegato Massimiliano Burelli coadiuvato dai consiglieri delegati Torsten Schlueter e Mariano Adrian Pizzorno) è market leader in Italia e tra i primi quattro produttori in Europa.

Ast Terni ha archiviato l'esercizio 2019-2020 (chiuso lo scorso 30 settembre) con un fatturato di 1,47 miliardi, in calo rispetto ai 1,76 miliardi del bilancio precedente, e con una perdita di 156,9 milioni (a fronte del rosso di 1,88 milioni del 2018-2019), dato sul quale hanno impattato svalutazioni e poste straordinarie per 71 milioni. Siccome a fronte di tali conti Ast Terni si è venuta a trovare nella fattispecie di legge indicata dall'articolo 2446 del Codice Civile (abbattimento del capitale per perdite) l'azionista unico ThyssenKrupp lo scorso novembre ha versato 177 milioni nelle casse della controllata, che ha una posizione finanziaria negativa per 497 milioni di euro e conta oltre 2.300 dipendenti.

fch

(END) Dow Jones Newswires

May 04, 2021 02:27 ET (06:27 GMT)