QUITO (awp/ats/ans) - La compagnia petrolifera statale ecuadoriana Petroecuador ha annunciato una riprogrammazione delle sue forniture di petrolio all'estero del mese di giugno a causa dell'ondata di maltempo che ha interessato le regioni dove si estrae il greggio, e causato danni e numerose vittime.

In questo ambito, e per evitare eventuali multe o sanzioni da parte dei clienti stranieri, il governo ha invocato la causa di forza maggiore, generalmente prevista nei contratti internazionali.

Particolarmente colpite, precisa il portale di notizie Primicias, sono state le installazioni dell'oleodotto privato OCP, che si snodano nella provincia di Napo, lungo i fiumi Malo e Marker, affluenti del Coca. A causa di questa congiuntura, la produzione globale ecuadoriana è scesa di oltre 55'000 barili a quota 430'353, determinando la necessità di dichiarare l'emergenza nelle esportazioni.

Petroecuador ha invece confermato che le operazioni e il pompaggio sono normali per quanto riguarda il Sistema di oleodotti trans-ecuadoriani (Sote), di proprietà dello Stato.