ROMA (MF-DJ)--"Penso che la nostra campagna elettorale non debba essere in difesa, ma in attacco. Se fosse stata in difesa mi sarei candidato in Toscana, ma così facendo avrei trasmesso il messaggio di un segretario nazionale che si rinchiude nella fortezza protetta. Invece voglio dimostrare che queste elezioni possiamo vincerle. E quindi ho deciso di fare un`incursione laddove la partita è più difficile, laddove i risultati del Pd sono oggettivamente più bassi che altrove, laddove, soprattutto, il numero di coloro che hanno tradito Draghi è altissimo".

Lo ha detto al Giornale di Vicenza il segretario del Pd, Enrico Letta, spiegando di aver scelto Vicenza perché "è il cuore del Veneto. Con questa provincia ho sempre avuto negli anni rapporti forti e intensi: mi sento a casa".

"La leadership di Zaia -ha sottolineato Letta - sta per finire e noi siamo intenzionati ad uscire dalla marginalità di questi anni, mettendo tutti e due i piedi in campo. I veneti si ricorderanno di chi ha tradito Draghi. A maggior ragione ora che l`alternativa al governo Draghi è manifesta e si chiama Giorgia Meloni. Con la Lega che si è arresa alla leadership di Fratelli d`Italia. Voglio vedere quale imprenditore veneto, quale commerciante veneto, quale insegnante veneto, facendo un paragone tra quello che avevamo, Mario Draghi premier, e quello che potremmo avere, Giorgia Meloni premier, sceglierebbe la seconda opzione".

"Noi in questi anni abbiamo dimostrato senso di responsabilità e siamo stati quelli che più di tutti hanno prestato attenzione al mondo delle imprese, del lavoro, che chiedevano stabilità. E perché il nostro programma elettorale è un programma che parte dall`agenda Draghi e aggiunge altri capitoli che hanno a che vedere anche con il mondo dell`economia. Questo mondo noi pensiamo di poterlo rappresentare meglio di altri", ha concluso.

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1810:11 ago 2022


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August 18, 2022 04:12 ET (08:12 GMT)