ROMA (MF-DJ)--Una piattaforma per promuovere la diffusione dell'energia dal mare nei Paesi del Mediterraneo. E' uno dei principali risultati raggiunti dal progetto europeo Blue Deal, cofinanziato con 2,8 mln di euro dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e dallo Strumento di Assistenza Preadesione e coordinato dall'Università di Siena, al quale partecipano 12 partner, tra cui Enea, di 6 Paesi (Italia, Albania, Cipro, Croazia, Grecia e Spagna).

Questa piattaforma, informa una nota, rappresenta uno spazio virtuale in cui domanda e offerta di blue energy possono incontrarsi e avvalersi di strumenti innovativi come il catalogo delle tecnologie per l'energia blu suddiviso in tre gruppi principali (on-shore, near-shore e off-shore), un software di visualizzazione 3D per la verifica dell'impatto visivo dei potenziali impianti, dalla costa, dal mare e da drone ed infine, una metodologia che definisce i "passi" da seguire per mettere a punto piani di energia dal mare "su misura" che comprendono anche l'impatto ambientale con la quantificazione della CO2 evitata.

Il Mar Mediterraneo ha un buon potenziale per l'energia del moto ondoso e da maree, una diffusa disponibilità per l'utilizzo dei gradienti termici e salini che sfruttano differenza di concentrazione di sale tra acqua dolce e acqua di mare ma, soprattutto, ha un alto potenziale per l'energia eolica off-shore, per lo più galleggiante a causa dell'elevata profondità del fondale marino. Non a caso, la strategia per le energie rinnovabili off-shore della Commissione Ue prevede un aumento dell'eolico marino in Europa dagli attuali 12 GW ai 60 GW entro il 2030 e fino ai 300 GW (e almeno 40 GW di energia oceanica) entro il 2050.

Nel complesso il progetto ha permesso - grazie a iniziative come laboratori, open day, business forum e un concorso internazionale dedicato alle scuole - di creare delle vere e proprie alleanze regionali, come quella con la Regione Lazio, dove è previsto un piano di eolico off-shore per Civitavecchia, formato da ricercatori, autorità e comunità locali, organizzazioni ambientali e operatori del turismo, della pesca e del settore marittimo. Insomma, tutti i soggetti che, secondo l'approccio 'Blue DEAL', devono essere parti attive nel processo decisionale per la diffusione e l'integrazione della blue energy nei piani energetici e di sviluppo nazionali e locali.

gug


(END) Dow Jones Newswires

May 17, 2022 08:59 ET (12:59 GMT)