MILANO (MF-DJ)--L'inverno in Europa, che è a corto di forniture dopo i tagli russi, ha messo in allerta gli operatori elettrici e le imprese che temono possibili blackout, aggravati dalla guerra russa in Ucraina.

In una sala di controllo a Glasgow, decine di ingegneri e supervisori hanno eseguito per mesi una serie di test, in cui hanno sperimentato i vari modi in cui potrebbe verificarsi un blackout. L'inverno è sempre rischioso nel Nord Europa, ha affermato Guy Jefferson, a capo delle operazioni per Sp Energy Networks di ScottishPower in Scozia, Galles del Nord e Inghilterra, ma i preparativi di quest'anno vanno oltre i normali rinforzi in vista delle forti tempeste della stagione. Sono stati elaborati infatti piani non solo per blackout incontrollati, ma anche per l'aumento del rischio di disconnessioni programmate, o brownout, che potrebbero essere ordinate dalla National Grid del Regno Unito per bilanciare l'offerta e prevenire interruzioni più caotiche. "Preparati al peggio, spera per il meglio", ha detto Jefferson.

Già quest'inverno, una terribile ondata di freddo ha congelato tratti del Regno Unito, mentre la Francia ha subito carenze di energia nucleare, mettendo decine di milioni di persone a rischio. La forte dipendenza dell'Europa dal gas naturale per generare elettricità l'ha resa più vulnerabile quest'anno dopo che la Russia ha interrotto le forniture di gas verso il continente dopo l'inizio della guerra in Ucraina.

Finora, le reti hanno per lo più retto. Gli sforzi per il risparmio energetico stanno ricevendo una spinta dagli alti prezzi del gas naturale e dell'elettricità, che secondo gli analisti hanno spinto le famiglie e le aziende a ridurre il loro consumo di energia, in alcuni casi ben oltre gli obiettivi ufficiali. Inoltre anche il carbone sta aiutando a colmare le lacune. Ciò ha alleggerito parte della tensione sul sistema energetico europeo altamente integrato ma, in tutto il continente, le normali ansie stagionali per potenziali blackout restano amplificate, con i mesi più freddi ancora all'orizzonte.

Il nuovo centro commerciale Lippulaiva vicino a Helsinki ospita una propria centrale geotermica. "Possiamo produrre molta elettricità da soli, soprattutto ora che pensiamo alle interruzioni", ha affermato Kirsi Simola-Laaksonen, chief information officer presso lo sviluppatore immobiliare Citycon Oyj. Il centro di Lippulaiva utilizza un sistema di algoritmi per il monitoraggio dell'energia e la determinazione dei prezzi nel quadro di un sistema di microrete per calcolare i tempi migliori per restituire l'elettricità alla rete pubblica, contribuendo potenzialmente ad alleviare i consumi nelle ore di punta. "Stiamo guardando le previsioni del tempo e facendo una serie di calcoli molto complessi per arrivare a capire quando è più utile vendere", ha detto Simola-Laaksonen.

I rischi dell'approvvigionamento energetico in Europa sono distribuiti in modo non uniforme, affermano gli esperti, e potrebbero mettere alla prova la volontà di alcuni Paesi di aiutare i vicini più esposti al gelo o che soffrono per scarsità di gas o carbone. Francia, Svezia e Finlandia sono più suscettibili a carenze di energia nucleare, mentre Germania e Polonia potrebbero rimanere a corto di carbone, utilizzato per la produzione di energia, soprattutto a fine inverno, secondo una valutazione del rischio di dicembre dell'associazione europea dei fornitori di energia, la rete europea dei gestori dei sistemi di trasmissione dell'energia elettrica.

Inoltre, il sistema energetico europeo, strettamente interconnesso, è caratterizzato da lunghi tratti di cavi sottomarini e condutture transfrontaliere, quindi le carenze energetiche in un Paese possono estendersi agli Stati vicini. Ciò è accaduto all'inizio di dicembre con la Francia, normalmente un esportatore di energia nel Regno Unito e in altri Paesi, quando le interruzioni dei reattori nucleari francesi hanno coinciso con l'ondata di freddo nel Regno Unito.

cos


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January 03, 2023 03:31 ET (08:31 GMT)