MILANO (MF-DJ)--La transizione energetica globale verso le rinnovabili è fuori strada per prevenire il peggior impatto dell'emergenza climatica, secondo il capo dell'Agenzia internazionale per le energie rinnovabili (Irena), ed è necessaria una correzione di rotta fondamentale per allontanarsi con successo dai combustibili fossili.

In un rapporto pubblicato oggi dall'Agenzia si legge che entro il 2030 saranno necessari ulteriori 35.000 miliardi di dollari di investimenti in tecnologie per la transizione per mantenere il riscaldamento globale a 1,5 gradi Celsius rispetto ai livelli preindustriali. Questa soglia si riferisce all'obiettivo ambizioso fissato dall'Accordo di Parigi ed è ampiamente considerato un target globale cruciale perché i cosiddetti "tipping points" diventano più probabili oltre questo livello di riscaldamento globale. I tipping points sono soglie alle quali piccoli cambiamenti possono portare a cambiamenti drammatici nell'intero sistema di supporto vitale della Terra. "Siamo fuori strada", ha detto Francesco La Camera, direttore generale di Irena a Cnbc.

La Camera ha affermato che i risultati del rapporto mostrano che sono stati compiuti progressi nella transizione energetica, in particolare nel settore energetico in cui le rinnovabili rappresentano il 40% della produzione di energia installata in tutto il mondo ma la portata e l'entità del cambiamento fino a oggi sono ben al di sotto del percorso per gli 1,5 gradi Celsius. Irena ha affermato che i livelli di implementazione devono crescere dai circa 3.000 gigawatt di oggi a oltre 10.000 Gw nel 2030. L'agenzia ha anche osservato che il dispiegamento è limitato ad alcune parti del mondo, con Cina, Ue e Stati Uniti che rappresentano i due terzi di tutti gli aumenti di produzione nel 2022, lasciando più indietro le Nazioni a basso reddito.

Il rapporto di Irena arriva poco dopo che i principali scienziati del clima del mondo hanno pubblicato una "guida di sopravvivenza per l'umanità". Il gruppo intergovernativo delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (Ipcc) ha affermato all'inizio di questo mese che la sfida senza precedenti di mantenere il riscaldamento globale a 1,5 gradi Celsius è diventata ancora più grande negli ultimi anni a causa dell'aumento inarrestabile delle emissioni globali di gas serra. L'Ipcc ha affermato che sarebbero necessari tagli profondi, rapidi e sostenuti delle emissioni di gas serra in tutti i settori per limitare il riscaldamento a 1,5 gradi Celsius.

Nel frattempo, Irena ha affermato che una transizione energetica globale di successo deve vedere misure coraggiose e trasformative che riflettano l'urgenza della crisi climatica. Gli investimenti e le politiche in tutto il mondo e tutti i settori devono adottare misure per far crescere le energie rinnovabili, aggiunge il rapporto, e attuare i cambiamenti strutturali necessari per una transizione energetica basata prevalentemente sulle rinnovabili. "Il processo a cui stiamo assistendo è inarrestabile. Ci stiamo muovendo verso un nuovo sistema energetico che sarà in gran parte dominato dalle energie rinnovabili, accompagnato dall'idrogeno - principalmente idrogeno verde - e dall'uso sostenibile della biomassa", ha detto La Camera, spiegando che "nel medio-lungo termine, questo accadrà, quindi la domanda non è dove andremo. E' importante capire che la variabile più importante è il tempo".

A dire il vero, l'uso di combustibili fossili come carbone, petrolio e gas è il principale motore della crisi climatica. Le Big Oil hanno incassato profitti record lo scorso anno, poiché i prezzi dei combustibili fossili sono aumentati vertiginosamente in seguito all'invasione su vasta scala dell'Ucraina da parte della Russia. I dirigenti di tali aziende hanno cercato di difendere i ricavi eccezionali in mezzo a una raffica di critiche negli ultimi mesi, sottolineando in genere l'importanza della sicurezza energetica nella transizione verso le rinnovabili. Il colosso petrolifero controllato dallo Stato dell'Arabia Saudita, Aramco, ha annunciato domenica l'intenzione di costruire un complesso petrolchimico e di raffinazione da 10 miliardi di dollari nel nord-est della Cina nei prossimi tre anni, affermando che la società sta cercando di sostenere la crescente domanda di Pechino di combustibili e prodotti chimici.

Alla domanda sulle aziende che scelgono di investire nel settore tradizionale del petrolio e del gas, e se questo equivale a un investimento perso nelle rinnovabili, La Camera ha risposto: "speriamo fortemente che la conferenza Unfccc di Dubai apra la strada alla costruzione di una nuova narrativa che possa orientare meglio gli investimenti negli anni a venire e accelerare anche la transizione energetica". Gli Emirati Arabi Uniti ospiteranno il vertice sul clima Cop28 dal 30 novembre al 12 dicembre.

cos


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March 28, 2023 05:16 ET (09:16 GMT)