I quattro fornitori dominanti - Celcom Axiata Bhd, DiGi Telecommunications, Maxis Bhd e U Mobile - vogliono anche una revisione del modello di prezzi e del piano di accesso alla rete offerto dall'agenzia, secondo la lettera del 9 maggio visionata da Reuters.

Le loro obiezioni alla proposta del Governo, che offriva fino al 70% dell'unico operatore di rete 5G del Paese distribuito tra un gruppo più ampio di aziende, aumentano il rischio di ritardi, dato che il Governo mira a concludere le discussioni sulla vendita delle quote entro la fine di giugno.

"Non saremmo in grado di giustificare un investimento di minoranza passivo in questa impresa senza essere in grado di esercitare influenza e controllo per salvaguardare il nostro investimento", si legge nella lettera.

Due persone a conoscenza diretta della lettera ne hanno confermato il contenuto a Reuters. Hanno rifiutato di essere identificate, citando la sensibilità della questione.

Le aziende e il Ministero delle Finanze non hanno risposto immediatamente alle richieste di commento di Reuters. Anche il Ministero delle Comunicazioni, a cui è stata inviata una copia della lettera, e l'agenzia statale 5G Digital Nasional Berhad (DNB) non hanno commentato.

A marzo, il Governo ha offerto a tutte le aziende di telecomunicazioni del Paese una partecipazione azionaria combinata fino al 70% in DNB, che ha il compito di distribuire il 5G, dopo che i vettori wireless si sono lamentati del suo piano per una rete gestita dallo Stato che addebiterà alle telecomunicazioni l'accesso al 5G, invece di assegnare loro lo spettro.

Hanno detto che il piano avrebbe minato la concorrenza e hanno chiesto la creazione di una seconda rete 5G, ma a marzo hanno detto che sarebbero stati aperti alla proposta alternativa del Governo di partecipazioni azionarie in DNB.

La lettera del 9 maggio non menzionava il modo in cui la quota proposta dal Governo, fino al 70%, sarebbe stata assegnata, anche se una delle fonti con conoscenza diretta della questione ha detto che nove aziende sono state invitate a partecipare, lasciando ai quattro grandi operatori solo una quota di minoranza combinata.

IL MODELLO 'PIÙ REDDITIZIO

Le aziende hanno dichiarato di essere ancora disposte ad esplorare la proposta del Governo, ma una partecipazione di almeno il 51% sarebbe la "più fattibile per raggiungere un accordo".

"Il ruolo proposto dal Ministero della Difesa come azionisti di minoranza non sembra rendere fattibile per nessuno di noi l'aggiunta di valore come azionisti e non è commisurato al nostro contributo al settore, né al nostro dovere nei confronti dei nostri azionisti e clienti", si legge nella lettera.

Solo due operatori più piccoli - Telekom Malaysia e YTL Communications, un'unità di YTL Corporation - hanno aderito al piano 5G del Governo.

A complicare i piani 5G della Malesia c'è anche un'impasse tra DNB e i quattro principali operatori sui prezzi e sulla trasparenza, compresa la preoccupazione che una rete unica gestita dallo Stato si traduca in un monopolio nazionalizzato, come ha riportato Reuters.

La lettera dei quattro vettori chiede una revisione della "Reference Access Offer" (RAO) di DNB, un documento pubblicato il mese scorso che definisce i prezzi, gli impegni di servizio e altri dettagli del modello wholesale 5G.

Le aziende affermano che l'attuale modello offerto nel RAO non è "commercialmente sostenibile" e potrebbe portare a costi più elevati per i clienti e a tassi di adozione più lenti.

"L'assenza di una completa trasparenza sul tasso di rendimento di DNB e il collegamento con gli accordi sui prezzi nel RAO solleva questioni di governance... che avranno un impatto concreto sull'accessibilità economica del 5G", si legge nella lettera.

L'accordo sul RAO è un passo cruciale prima che le telecomunicazioni possano firmare accordi a lungo termine con DNB per distribuire il 5G.

DNB ha dichiarato che addebiterà agli operatori un costo inferiore per l'accesso alla sua rete 5G rispetto ai loro costi per il 4G e ha anche offerto servizi di prova 5G gratuiti ai vettori fino al 30 giugno, mentre inizia la distribuzione della rete.

Ha anche riconosciuto le domande sulla sua trasparenza, dicendo a Reuters l'anno scorso che il regolatore delle comunicazioni del Paese avrebbe adottato linee guida pubbliche rigorose per garantire prezzi equi e un'implementazione senza problemi.

L'agenzia ha iniziato una prima distribuzione della rete 5G nel dicembre dello scorso anno. Da allora, YTL è l'unica azienda che ha iniziato a offrire servizi 5G ai suoi clienti.