In tutta Europa, i vari movimenti di estrema destra hanno guadagnato terreno sugli avversari, con poche eccezioni (sono in calo in Svezia e Finlandia). Hanno registrato progressi significativi nei 5 Paesi con il maggior numero di seggi nell’assemblea del continente: Germania (96 seggi), Francia (81), Italia (76), Spagna (61) e Polonia (53).

  • In Italia, Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni ha ottenuto oltre il 28% dei voti (rispetto al 26% delle elezioni nazionali del 2022) e 24 seggi.
  • In Francia, il Rassemblement National (Marine Le Pen) ha ottenuto quasi il 32% dei voti (cioè una trentina di seggi), a cui si aggiunge il 5,4% del partito Reconquête.
  • In Germania, il partito di estrema destra AfD è arrivato secondo con oltre il 15% dei voti, conquistando altri 6 seggi.
  • In Spagna la crescita degli ultraconservatori di Vox è evidente, con il 10% dei voti (rispetto al 6,3% del 2019), a cui si aggiunge la lista Se Acabò la Fiesta (la festa è finita), guidata da uno youtuber di estrema destra, che ha ottenuto il 4,6% (3 seggi).
  • In Polonia, la destra nazionalista e fortemente euroscettica Konfederacja invierà 6 eurodeputati a Strasburgo.

La progressione è notevole anche negli altri Paesi, che contano ciascuno tra i 6 e i 33 seggi nella legislatura europea:

  • In Belgio, i nazionalisti ed euroscettici fiamminghi del Vlaams Belang sono in testa con il 14,5% dei voti e 3 seggi.
  • Nei Paesi Bassi, il Partito per la Libertà (PVV) di estrema destra di Geert Wilders ha ottenuto quasi il 18% dei voti, conquistando sei o sette seggi, contro uno solo nel 2019.
  • In Austria, la destra nazionalista FPÖ si è imposta con il 26% dei voti. Ha ottenuto 6 seggi, 3 in più rispetto al 2019.
  • In Grecia, il partito nazionalista Eleniki Lysi (Soluzione greca) ha ottenuto tra l'8% e il 10% dei voti.
  • In Portogallo, il partito nazionalista di destra Chega è arrivato terzo, con quasi il 10% dei voti.
  • In Ungheria, Fidesz, il partito del primo ministro nazionalista Viktor Orban, è arrivato in testa ma è in calo rispetto al 2019, con il 43% dei voti rispetto all'oltre 52% delle elezioni precedenti.
  • A Cipro, i conservatori di Disy (PPE) hanno ottenuto quasi il 24% e il partito di estrema destra ELAM ha conquistato il suo primo seggio in parlamento.
  • In Croazia, il Movimento patriottico è arrivato terzo con il 9% dei voti.
  • In Bulgaria, l'estrema destra ha ottenuto il 16% dei voti.
  • In Slovacchia, il partito di destra nazionalista e neofascista Republika è arrivato terzo, con il 12,5% dei voti.

Questa nuova distribuzione, che va a scapito, tra gli altri, degli eurodeputati verdi, conferirà innegabilmente al Parlamento europeo una sfumatura anti-immigrazione, anti-ecologista e poco favorevole ai mercati. In tutto il continente, i risultati elettorali hanno riacceso l'avversione al rischio nei mercati azionari e obbligazionari e hanno causato un indebolimento dell'euro rispetto al dollaro.

Non sorprende che tutte le piazze finanziarie del continente stiano accusando il colpo. Lunedì mattina, il Cac francese, il Dax tedesco, il MIB italiano, il Bel 20 belga, l'Ibex spagnolo, l'AEX olandese, il WIG polacco, l'ATX austriaco e l'Athex greco si sono orientati verso il basso, trascinando con sé anche l'OMX svedese, il FTSE britannico e l'Euro Stoxx 50.

In Francia, la seconda detonazione, causata dall'annuncio di Emmanuel Macron dello scioglimento dell'Assemblea Nazionale e dalla prospettiva della nomina di un primo ministro di estrema destra, ha fortemente pesato sull'indice di riferimento e sul tasso di interesse dei titoli di Stato decennali francesi. Per quanto riguarda i titoli, il voto ha colpito in particolare i settori finanziario e dei servizi di pubblica utilità.

Solo l'AEX, l'IBEX e l'ATHEX sono riusciti a invertire la tendenza durante la sessione.