MILANO (MF-DJ)--Dopo le robuste cessioni degli anni scorsi, nel settore italiano dei crediti deteriorati sta prendendo forma un vero e proprio mercato secondario che ha raggiunto quota 48 miliardi in termini nominali e oggi consente una buona liquidità degli asset.

A tanto ammonta il valore delle transazioni calcolato da Banca Ifis in un report dedicato all'evoluzione del comparto. Non solo. Nel 2021 sul secondario è transitato il 30% dei volumi complessivi dell'anno, con una prevalenza dei crediti unsecured perché nel tempo si sono concentrati sugli operatori specializzati in tale tipologia. "Lo sviluppo di questo segmento è la prova dell'alto livello di specializzazione raggiunto dal settore degli npl», spiega a MF-Milano Finanza Carmelo Carbotti, responsabile dell'Ufficio Studi di Banca Ifis.

"La dinamica è chiara: sul mercato stanno arrivando tanti portafogli misti all'interno dei quali l'acquirente fa una disamina selezionando gli asset più in linea con il proprio modello di business e cedendo gli altri», conclude Carbotti. Nel report Banca Ifis fa il punto anche sull'evoluzione seguita sinora dal settore degli npl. Tra il 2015 e il 2021 gli investitori attivi sono stati oltre un centinaio con i primi tre che concentrano il 28% del totale del mercato: Quaestio sgr, concentrata principalmente sul portafoglio Montepaschi, Amco, attiva sulle grandi operazioni di sistema, e appunto Banca Ifis che il report definisce come «l'unico investitore attivo in tutti gli anni considerati".

red/lab

MF-DJ NEWS

2908:37 giu 2022


(END) Dow Jones Newswires

June 29, 2022 02:38 ET (06:38 GMT)