MILANO (MF-DJ)--È segnata dalla garbata polemica del presidente uscente Romain Zaleski la fine di Calisio, salottino buono nato nel 1999 che deteneva quote importanti in Ubi Banca e Cattolica e di cui sono soci lo stesso finanziere franco-polacco (11,7%), la moglie Helene de Prittwitz (16%), Finanziaria di Valle Camonica, Istituto Atesino di Sviluppo e, fra gli altri, la Omniaholding di Roberto Colaninno e i gruppi industriali Camozzi, Erogasmet e Tosoni.

Zaleski qualche giorno fa ha guidato a Trento un'assemblea straordinaria, poiché in base allo statuto la società scadeva il 31 dicembre scorso. Il bilancio 2019 si è chiuso in perdita per 622 mila euro dopo i 3,5 milioni di passivo del 2018, il patrimonio netto è di 6,7 milioni e i debiti verso banche a 2 milioni. Nel rendiconto figurava anche un impegno da 6,6 milioni per una fideiussione rilasciata a favore di alcune banche. Il cda di Calisio s'è espresso all'unanimità per la messa in liquidazione. Zaleski ha fatto mettere a verbale una dichiarazione in cui ricorda che aveva espresso la candidatura a esserne liquidatore. «Capisco perfettamente che alcuni soci importanti abbiano espresso una legittima preoccupazione sulla mia preparazione a condurre con serenità e tranquilla condivisione la liquidazione nell'intesse di tutti». Zaleski e moglie hanno così accettato la proposta di liquidare subito la propria quota in Calisio con uno sconto del 10%. Come liquidatore l'assemblea ha nominato Marilena Segnana.

fch

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January 12, 2021 02:25 ET (07:25 GMT)