ROMA (MF-DJ)--"Durante la sospensione legata alla pandemia gli atti sono stati elaborati sia da Entrate che da Riscossione ma non notificati. Per evitare un ingorgo difficilmente gestibile abbiamo previsto un piano di smaltimento che consente una distribuzione nel tempo, in coerenza con i termini stabiliti dal legislatore, a cominciare dagli atti in scadenza. Le Entrate hanno già ripreso le notifiche, Ader secondo gli ultimi interventi normativi riprenderà a settembre".

Lo ha detto il direttore dell'Agenzia delle Entrate e presidente Ader (Agenzia entrate-Riscossione), Ernesto Maria Ruffini, in un'intervista a Il Sole 24 ore ggiungendo che "nonostante la sospensione, fra marzo 2020 e giugno 2021 circa 2 milioni di contribuenti hanno effettuato almeno un pagamento; quasi la metà di chi aveva un piano di rateazione, cioè mezzo milione di persone, ha proseguito regolarmente a pagare; la gran parte dei contribuenti interessati dalla rottamazione ter e dal saldo e stralcio, infine, pur potendo differire il saldo delle rate in scadenza, ha effettuato almeno un versamento e un terzo di loro ha addirittura proseguito a pagare entro i termini originariamente previsti. Siamo un Paese migliore di quanto immaginiamo".

Alla vigilia della presentazione della legge delega di riforma del sistema tributario "metto in ordine le mie priorità: semplificare, semplificare, semplificare. E poi effettuare una seria operazione di riordino, raccogliendo tutta la normativa in Testi unici. Il nostro sistema è ancora una giungla in cui l'evasore riesce facilmente a nascondersi e l'onesto rischia di smarrirsi. Bisognerebbe inoltre rivedere le tax expenditures e riorganizzare la giustizia tributaria. Per garantire più efficienza e più chiarezza anche per i contribuenti occorrono norme comprensibili, ma soprattutto facilmente attuabili anche in programmi informatici: l'Amministrazione finanziaria potrebbe così concentrare l'attività di controllo sul contrasto delle reali condotte evasive".

"Nel corso di vent'anni si sono accumulati in magazzino oltre 1.000 miliardi non riscossi tra entrate erariali, contributi previdenziali e tributi locali: una cifra con cui si potrebbe ridurre la pressione fiscale e finanziare una miriade di interventi pubblici. È quindi evidente che ci sono ampi margini di miglioramento. Anche in quest'ambito, un'opera di accorpamento, sfoltimento e revisione delle norme porterebbe significativi vantaggi. A cominciare dalla necessità di razionalizzare la farraginosità di alcuni istituti, come la rateizzazione. C'è poi l'annoso tema dei carichi pregressi, che obbligano l'Agenzia a una defatigante attività riguardante crediti spesso privi di concrete prospettive di riscossione", ha concluso.

pev

(END) Dow Jones Newswires

July 28, 2021 03:01 ET (07:01 GMT)