NEW YORK (awp/ats/ans) - La crescita economica mondiale rallenta nel 2023 ma si rivela migliore delle attese. Dopo il +3,4% del 2022 il prodotto interno lordo (Pil) è atteso frenare quest'anno al +2,9%, ovvero 0,2 punti percentuali in più rispetto alle stime di ottobre.

È quanto prevede il Fondo Monetario Internazionale, che si attende una crescita globale del 3,1% per il 2024 (-0,1 punti). "I rialzi dei tassi delle banche centrali per combattere l'inflazione e la guerra in Ucraina continuano a pesare sulla ripresa economica", afferma il Fmi. "I rischi restano al ribasso" ma sono "moderati" rispetto all'ottobre 2022, aggiunge.

L'economia americana crescerà quest'anno dell'1,4% (+0,4 punti percentuali su ottobre 2022), il doppio di Eurolandia. Lo prevede il Fondo Monetario Internazionale stimando un Pil in crescita dello 0,7% per l'area euro quest'anno (+0,2 punti) e dell'1,6% nel 2024 (-0,2). Il prossimo anno gli Stati Uniti sono invece attesi crescere dell'1,0% (-0,2 punti).

"La crescita economica europea nel 2022 si è mostrata più resiliente del previsto nonostante lo shock della guerra in Ucraina. Questa resilienza riflette in parte il sostegno" pubblico alle famiglie e alle imprese colpite dalla crisi dell'energia, afferma il Fondo sottolineando come una escalation della guerra in Ucraina resta una "maggiore fonte di debolezza" per l'Europa.

Intanto l'economia russa tiene nonostante la guerra in Ucraina e le sanzioni contro Mosca. Il Fondo Monetario Internazionale rivede al rialzo le stime di crescita della Russia per il 2023 e il 2024, quando il Pil è atteso salire rispettivamente dello 0,3% (+2,6 punti percentuali) e del 2,1% (+0,6 punti).

Anche la crescita della Cina accelera nel 2023 con la riapertura dopo i lockdown da Covid. Dopo il +3% del 2022 - la prima volta in 40 anni che Pechino è cresciuta sotto la media globale - il Pil del Dragone è atteso salire del 5,2% (+0,8 punti percentuali su ottobre) quest'anno e del 4,5% (invariata sulle stime precedenti) nel 2024 prima di attestarsi sotto il 4% nel medio termine.

La battaglia delle banche centrali contro l'inflazione inizia a dare i suoi frutti ma è "lungi dall'essere vinta" e gli istituti centrali devono continuare con i loro sforzi, sostengono gli esperti di Washington. L'inflazione globale è attesa calare quest'anno al 6,6% dall'8,8% del 2022, per poi scendere al 4,3% nel 2024, confermandosi così sopra i livelli pre-pandemia del 3,5%. Nelle economie avanzate l'inflazione è attesa calare dal 7,3% del 2022 al 4,6% del 2023 e al 2,6% del 2024.