Operatori e analisti cercano spunti sulle prospettive -- se non nel breve quanto meno nel medio termine -- per i tassi Usa, digeriti i dati sull'inflazione di maggio che hanno colto il mercato in contropiede con una dinamica superiore alle attese.

Aveva invece precedentemente deluso il dato sugli occupati, sempre relativo al mese di maggio, per cui una diagnosi sulla congiuntura della prima economia mondiale è meno semplice di quanto possa sembrare.

L'indice sulla volatilità del mercato valutario viaggia sui minimi da febbraio dell'anno scorso.

Prosegue il rally dei derivati sul greggio, con i futures sul Brent a 73,41 dollari il barile, record da aprile 2019.

(Alessia Pé, in redazione a Milano Gianluca Semeraro)