La crescita dell'attività economica nella zona euro ha visto a settembre una battuta d'arresto sulla scia del rallentamento del comparto dei servizi, accrescendo le preoccupazioni che le restrizioni introdotte di recente contro il virus possano aveve un impatto sulla ripresa economica.

Riferendosi anche agli indici Pmi della zona euro, Rupert Thompson, chief investment officer di Kingswood ha detto di considerare improbabile una ripresa a forma di 'V' da adesso in avanti.

"Dal momento che il calo si è concretizzato anche prima dell'introduzione delle ultime misure di distanziamento sociale, questi numeri mettono in evidenza che la parte più solida della ripresa economica è ormai alle spalle", spiega.

Gli operatori temono inoltre che Gran Bretagna e Unione europea possano non trovare un accordo sul libero commercio, che potrebbe creare ulteriori tensioni.

E' probabile che il dollaro continui ad apprezzarsi fino a quando i timori per una nuova ondata di coronavirus persisteranno in Europa; tuttavia l'incertezza sul risultato elettorale negli Usa potrebbe portare a oscillazioni della divisa.

(In redazione a Milano Sara Rossi, Maria Pia Quaglia)