TOKYO (Reuters) - Il dollaro scende dai massimi di più di nove mesi contro i principali peers stamani, mentre un rimbalzo delle borse asiatiche solleva il sentiment, nonostante la continua diffusione della variante Delta del coronavirus.

L'indice del biglietto verde contro un basket delle sei principali divise perde quasi lo 0,2% rispetto a venerdi', quando era salito fino a quota 93,734 per la prima volta dal 4 novembre.

Le valute legate alle materie prime, tra cui l'Aussie e il dollaro canadese, guidano i guadagni contro il dollaro, dopo i forti cali visti la scorsa settimana. Il dollaro australiano sale dello 0,29%, dopo aver toccato venerdi' il minimo da piu' di nove mesi.

Il bitcoin supera i 50.000 dollari per la prima volta da metà maggio, con un incremento superiore al 2%.

Le preoccupazioni legate al Covid hanno spinto la Fed a spostare in modalita' online il simposio annuale di Jackson Hole, Wyoming, che si terrà a partire da giovedi', sollevando dubbi sulla reale valutazione dell'impatto economico della variante Delta da parte della banca.

Lo yen, valuta rifugio per antonomasia, e' sostanzialmente invariato intorno a 109,85 per dollaro, consolidandosi al centro del range di scambi dell'ultimo mese e mezzo.

L'euro si apprezza di circa lo 0,2% a 1,1719 dollari, da un minimo a 1,1664 dlr venerdi'.

Risale anche la sterlina, dopo i minimi da un mese visti alla fine della scorsa settimana.

(In redazione Valentina Consiglio, Stefano Bernabei)