L'indice del biglietto verde è sceso fino a 93,641 per la prima volta dal 28 settembre, rompendo al ribasso il recente canale di trading.

Il dollaro australiano, sensibile al rischio, e' in rialzo con lo yuan cinese - che si porta ai massimi da giugno - anche dopo che gli ultimi verbali di Reserve Bank of Australia hanno mostrato che la banca centrale teme che una stretta monetaria possa danneggiare il mercato del lavoro.

Con un prossimo inasprimento monetario della Fed già prezzato, il mercato sta aumentando le scommesse su una normalizzazione della politica altrove.

Il governatore di BoE, Andrew Bailey, ha detto domenica che l'istituto dovrebbe agire per contrastare i crescenti rischi di inflazione, mentre i dati in Nuova Zelanda ieri hanno mostrato prezzi al consumo al massimo da piu' di un decennio.

"Riteniamo ancora che il dollaro possa riprendere il suo trend rialzista", scrive Kim Mundy, stratega di Commonwealth Bank of Australia, in una nota ai clienti. "Le pressioni sull'inflazione a medio termine si stanno accumulando negli Stati Uniti e, di conseguenza, ci aspettiamo che i futures sui Fed Funds inizino a prezzare un ciclo di rialzo dei tassi più aggressivo", aggiunge.

La sterlina sale intanto fino a 1,3778 dollari per la prima volta dal 17 settembre.

L'euro avanza fino a 1,1658 dollari, un livello che non si vedeva dal 29 settembre.

Anche contro lo yen, altra valuta rifugio, il dollaro perde terreno allontanandosi dal massimo di tre anni toccato venerdi'.

Tra le criptovalute, il bitcoin sale fino a quota 62.991,93 dollari per la prima volta da metà aprile, avvicinandosi al massimo storico a 64.895,22 raggiunto quello stesso mese.

(In redazione Valentina Consiglio, Stefano Bernabei)