Gli acquisti di commodities danno smalto alle valute più sensibili all'andamento delle materie prime, come il dollaro australiano e quello canadese.

A dispetto di scommesse sempre più rialziste sulle prospettive di strette monetarie da parte di Federal Reserve -- con i Fed Fund che prezzano un rialzo dei tassi Usa in marzo e altri tre entro fine anno -- il dollaro appare sotto tono.

Il rendimento del decennale Usa ha toccato ieri il record da due anni di 1,902% e corregge oggi in area 1,82%.

(In redazione a Milano Alessia Pé, Gianluca Semeraro)