A favorire la valuta cinese, oltre alla debolezza del biglietto verde, anche l'attenuarsi dei timori legati al mercato immobiliare.

Un inizio robusto della stagione delle trimestrali Usa e la speranza che Pechino riesca a contenere i problemi del settore immobiliare hanno spinto l'azionario globale e fatto salire valute come il dollaro australiano, quello neozelandese e la corona norvegese.

L'indice del dollaro lascia sul terreno lo 0,38%.