NEW YORK (Reuters) - Il dollaro perde terreno ma non si allontana troppo dal massimo da luglio 2020 nei confronti delle principali divise, dopo essersi rafforzato sulle attese del mercato che Federal Reserve alzerà i tassi prima di altre importanti banche centrali.

Diffuse ieri sera, le minute della riunione dell'istituto centrale Usa del 2-3 novembre hanno offerto sostegno alla valuta statunitense mettendo in luce una maggior preoccupazione da parte Fed per il rialzo dell'inflazione.

Diversi esponenti del board hanno detto infatti di essere aperti a un'accelerazione del 'tapering' del programma di acquisto titoli se l'inflazione dovesse restare su livelli elevati e a procedere più rapidamente con il rialzo dei tassi di interesse.

Pubblicata ieri una serie di dati ha mostrato, tra l'altro, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione al livello più basso da 52 anni e un'accelerazione per le spese dei consumatori superiore alle attese in ottobre.

Tuttavia oggi il trend rialzista del dollaro -- che dovrebbe guadagnare circa il 2,7% questo mese -- ha subìto un lieve rallentamento, con l'indice sulla divisa Usa che attorno alle 15,30 cede lo 0,15% a 96,733, rispetto al massimo di 16 mesi di 96,938 toccato ieri.

Nei confronti dello yen, il dollaro scambia poco sotto il massimo di cinque anni.

(Sara Rossi, in redazione a Milano Alessia Pé)