LONDRA (Reuters) - Il dollaro è vicino al livello più basso da tre mesi, con i trader meno propensi a credere che Federal Reserve inizi a ritirare lo stimolo monetario prima del previsto, nonostante i mercati non siano pienamente convinti della transitorietà del rialzo dell'inflazione.

L'indice del dollaro perde lo 0,11% contro un paniere di sei valute.

"Le cifre dell'inflazione sono state decisamente forti ma le vendite al dettaglio potrebbero iniziare a rallentare. E le prospettive dell'economia dipendono dalla politica fiscale, ancora incerta", commenta Shinichiro Kadota di Barclays.

La Casa Bianca venerdì ha reso noto di avere ridimensionato il valore del programma sulle infrastrutture a 1.700 miliardi di dollari da 2.250 miliardi, con tagli di investimenti al broadband e a strade e ponti, ma i Repubblicani ritengono le modifiche insufficienti per arrivare a un accordo.

L'attenzione si concentra sui dati relativi all'inflazione Usa PCE in agenda venerdì.

L'euro scambia a 1,2195 dollari in rialzo dello 0,14%.

Secondo alcuni analisti, sull'euro pesano i commenti della presidente della Bce Christine Lagarde, che venerdì ha sottolineato come sia prematuro per la banca centrale discutere di una riduzione del programma Pepp.

Nel volatile mercato delle criptovalute, il bitcoin ha perso oltre il 7% nel fine settimana e ora scambia a 36.688 dollari a +5,71%; Ethereum ieri ha toccato i minimi da due mesi, in calo del 60% rispetto ai picco record di 12 giorni fa, e ora scambia a 2.286 dollari in rialzo dell'8,94%.

(In redazione Antonella Cinelli, Cristina Carlevaro)