NEW YORK (Reuters) - Si riporta ai minimi di un mese l'indice del dollaro, che ha chiuso la seduta di venerdì con la peggiore performance settimanale da maggio. Sono progressivamente venute meno le aspettative di un'imminente stretta monetaria da parte di Federal Reserve, il cui consiglio appare schierato sulla posizione 'dovish' del presidente Jerome Powell.

Il mercato dei cambi non sembra reagire alla lettura finale del Pmi manifatturiero della zona euro nel mese di luglio, di due decimi superiore alla stima flash a dispetto della carenza di materie prime che preoccupa le imprese.

Risale lo yuan nei confronti del dollaro dopo essere scivolato ai minimi da tre mesi. Del fine settimane le ultime dichiarazioni della banca centrale cinese, impegnata a mantenere una politica monetaria prudente, flessibile e mirata.

Resta a un soffio da 1,19 il cambio euro/dollaro.

Secondo gli strategist di NatWest, nel breve termine il cross guarderà alla progressiva rimozione delle misure di lockdown causate dalla pandemia ma soprattutto a quella delle misure di stimolo messe in campo dalla Bce.

"La campagna delle vaccinazioni procede a ritmo sostenuto nella zona euro, ma la posizione ancora 'dovish' della Bce permette all'euro di restare una valuta utile per chi deve fare raccolta" scrivono in una nota.

Alle 16 ora italiana dagli Usa sono in agenda l'indice manifatturiero Ism di luglio e gli ordini nel settore edilizio di giugno.

(In redazione a Milano Alessia Pé, Gianluca Semeraro)