MILANO (MF-DJ)--Nel complesso percorso che l'Ue e gli Stati membri debbono affrontare per rilanciare i propri Paesi dopo i gravi effetti arrecati dalla pandemia, è cruciale il ruolo dell'asse Germania-Italia, due economie storicamente legate che rappresentano il 33% del Pil dell'Unione Europea. Oggi è fondamentale che le imprese dimostrino di saper coniugare crescita economica e sostenibilità ambientale. Se gli obiettivi sono condivisibili, e possono costituire uno stimolo ulteriore alla crescita, occorre che il loro perseguimento non avvenga a discapito delle imprese attive, per le quali la transizione verde deve costituire un fattore di competitività sostenibile.

Proprio di questi temi si è dibattuto nel corso del XV Forum Economico Italo-Tedesco, organizzato dalla Camera di Commercio Italo-Germanica in occasione del suo centenario, che ha visto l'intervento di Mario Draghi e della Cancelliera Angela Merkel. Spunti di discussione sono stati i risultati dello studio condotto da Porsche Consulting per la Camera di Commercio su temi quali l'impatto economico di digitalizzazione e sostenibilità e le leve strategiche della ripartenza.

Dalla ricerca, condotta su un panel di 115 imprese, l'80% conta di avere una crescita sui ricavi investendo in tecnologie rispettose dell'ambiente, il 79% si aspetta di sfruttare la digitalizzazione per guadagnare quote di mercato e il 50% crede che i costi di decarbonizzazione dei processi produttivi ed energetici saranno compensati da maggiori ricavi.

"La sostenibilità è la chiave della ripartenza Europea", afferma Josef Nierling, Amministratore Delegato di Porsche Consulting. "Le aziende che fanno della sostenibilità un elemento chiave della propria strategia ottengono performance migliori sui mercati e sono maggiormente attrattive per i talenti".

Dalla ricerca emerge in particolare che, per competere a livello globale, è necessario definire delle strategie industriali congiunte tra i due Paesi con al centro digitalizzazione ed innovazione. Le nuove tecnologie migliorano le performance delle imprese, ma da sole non bastano: "il futuro è dei modelli di business basati su ecosistemi che garantiscono livelli di fidelizzazione dei clienti dell'89% e ricavi superiori del 32% rispetto ai modelli di business tradizionali", continua Nierling.

La business community italo-tedesca può avere un impatto importante su molti obiettivi di sostenibilità: ha un ruolo cruciale nella riduzione di emissioni CO2, (diminuite nei due Paesi negli ultimi 10 anni del 16%), dà lavoro a circa 67,8 milioni di persone, pari al 35% del totale europeo, e contribuisce in modo rilevante a formare la popolazione adulta. Anche sul tema della salute l'apporto è significativo, le aziende farmaceutiche tedesche ed italiane contribuiscono al 26% degli investimenti totali della ricerca farmaceutica europea.

"È ora il momento di fare leva sulle tecnologie per trovare soluzioni visionarie e risolvere problemi globali", conclude Nierling, "grazie ad un "effetto scala" possiamo costruire assieme un pianeta migliore e generare impatti economici rilevanti".

alb

alberto.chimenti@mfdowjones.it

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September 14, 2021 11:52 ET (15:52 GMT)