NEW YORK (awp/ats/ans) - BlockFi resta schiacciata dal peso del crollo Ftx e fa ricorso alla bancarotta assistita, andando ad alimentare le tensioni sul mercato delle criptovalute.

Salvata la scorsa estate proprio da Sam Bankman-Fried, il fondatore ed ex amministratore delegato di Ftx, BlockFi è stata costretta nelle ultime settimane a sospendere la possibilità di ritiro degli asset da parte dei suoi clienti proprio a causa di Ftx. I dubbi sulla sue capacità di sopravvivenza si sono diffusi rapidamente fino ad arrivare al Chapter 11. Nella documentazione depositata in tribunale, BlockFi fa riferimento a oltre 100'000 creditori e parla di asset e passività fino a 10 miliardi di dollari.

Con la bancarotta assistita di BlockFi si allunga la lista delle vittime eccellenti cadute a causa Ftx. Solo la scorsa estate era valutata 4 miliardi di dollari: ora, invece, ha gettato la spugna ed è rimasta con 257 milioni in contanti con i quali continuare alcune operazioni durante il processo di bancarotta.

BlockFi è stata fondata nel 2017 da Zac Prince e Flori Marquez per rilasciare prestiti ai clienti che utilizzavano i loro asset in criptovalute come collaterali. Nel 2021 aveva depositi clienti per una cifra compresa in una forchetta fra i 14 e i 20 miliardi. Ad affondarla la sua "significativa esposizione" a Ftx e Alameda Research, altra società di Bankman-Fried. Un'esposizione che include anche una linea di credito da 400 milioni da Ftx, con la quale la società di bankman-Fried si era anche assicurata l'opazione di acquistarla. Accordo ora a rischio con la bancarotta di Ftx, facendo tremare le centinaia di migliaia di creditori di BlockFi e l'intero settore cripto.