(Alliance News) - Mercoledì, Piazza affari - stando al mercato dei future - dovrebbe aprire con un trend ribassista, al pari della maggioranza delle altre piazze europee e in scia ai cali visti nella notte europea in quel di Wall Street. A fare da driver nella prevalenza del lato "sell", il dato CPI USA reso noto nel primo pomeriggio di martedì, più alto delle attese e quindi facendio da pompiere sulla vasta fetta di mercato ancora posizionato sull'ipotesi di imminenti tagli deella Federal Reserve.
L'indice dei prezzi al consumo nella prima economia mondiale è aumentato dello 0,3% su base mensile e del 3,1% su base annua, secondo quanto riportato dal Bureau of Labor Statistics, superando le previsioni che prevedevano un aumento dello 0,2% su base mensile e del 2,9% su base annua.
Il dato più alto del previsto fa quindi pensare che la Federal Reserve potrebbe diventare ancora più cauta sulla prospettiva di tagliare i tassi di interesse di quanto il mercato si aspetta.
Fra i dati macro che precedono il suono della campanella, si segnala che il tasso d'inflazione del Regno Unito è rimasto invariato al 4,0% a gennaio 2024, mantenendosi vicino al minimo biennale di novembre e al di sotto delle aspettative del mercato del 4,2%. Tuttavia, come noto, risulta quindi il doppio rispetto all'obiettivo della Banca d'Inghilterra del 2,0%.
Così, il FTSE Mib, sta cedendo 45,00 punti, dopo avere chiuso in rosso dell'1,0% a 31.134,17 ieri sera.
In Europa, il CAC 40 di Parigi sta facendo un passo indietro di 4,00 punti, mentre il DAX 40 di Francoforte è poco sotto la parità. Il FTSE 100 di Londra, invece, unico rialzista, avanza invece di 28,30 punti.
Fra i listini minori, ieri sera, il Mid-Cap ha ceduto l'1,0% a 45.102,05, lo Small-Cap ha lasciato sul parterre lo 0,3% a 27.434,64, mentre l'Italia Growth ha chiuso in rosso dello 0,4% a 8.090,31.
Sul Mib, ieri sera, buoni scambi per Saipem, che ha chiuso al rialzo dell'1,6% con nuovo prezzo a EUR1,35 per azione. Da segnalare che PDT Partners ha tagliato lo short sul titolo allo 0,46% dallo 0,59% precedente.
Pirelli & C ha segnato invece un verde dell'1,5% con nuovo prezzo a EUR5,46 per azione. Il titolo su base intraday durante la seduta ha aggiornato il massimo a 52 settimane portandolo a quota EUR5,53.
Banco BPM ha invece ceduto il 3,9%, oggetto di prese di profitto dopo quattro sessioni rialziste in virtù dei buoni conti. Giovedì scorso ha infatti comunicato di aver chiuso il 2023 con un utile netto di EUR1,26 miliardi, in aumento dell'85% rispetto a quello di EUR685,0 milioni dell'anno precedente. Nel solo quarto trimestre, la banca ha registrato un risultato netto di EUR321,1 milioni che si confronta con quello di EUR319,0 milioni del trimestre precedente. Il margine di interesse è salito a EUR3,29 miliardi da EUR2,31 miliardi dell'anno prima mentre, nel solo quarto trimestre, ha toccato quota EUR867,7 milioni, stabile su base sequenziale.
Il CET 1 ratio dell'istituto di credito è del 14,2% e si confronta con quello del 12,8% al 31 dicembre 2022.
FinecoBank ha invece lasciato sul parterre il 3,1% a EUR12,73 dopo l'1,9% di verde della vigilia.
Sul segmento cadetto, ha guidato Intercos Group che è salito del 5,1% a EUR15,24 dopo lo 0,6% di verde della seduta precedente.
Industrie de Nora ha raccolto il 3,7% dopo l'1,4% di verde della vigilia. Citadel Advisors ha tagliato lo short sul titolo allo 0,67% dallo 0,79% precedente.
Saras ha chiuso in rosso dello 0,7% dopo aver fatto sapere che Massimo Moratti Sapa di Massimo Moratti, Angel Capital Management Spa e Stella Holding Spa e Vitol BV, società olandese, hanno stipulato un contratto di compravendita in base al quale la famiglia Moratti si è impegnata a cedere a Vitol azioni di Saras che rappresentano circa il 35% del capitale azionario della società, a un prezzo pari a EUR1,75 per azione. Il prezzo per azione implica una capitalizzazione di Saras circa EUR1,7 miliardi.
Technoprobe ha invece lasciato sul terreno il 5,1% dopo lo 0,3% di verde della seduta precedente.
Tra le smallcap, CIR ha chiuso rialzista del 4,4% a EUR0,4485 per azione, con la company che prosegue con il programma di buyback. Da ultimo ha comunicato lunedì di aver acquistato azioni ordinarie proprie - tra il 5 e il 9 febbraio - per un controvalore complessivo di EUR254.000 circa.
Alkemy ha chiuso rialzista del 4,3%, dopo lo 0,6% di attivo della seduta precedente.
Fidia ha invece ceduto il 7,2% a EUR0,3340, alla sua quinta seduta da ribassista.
Banca Sistema ha lasciato sul parterre l'1,3%. Il consiglio di amministrazione venerdì ha approvato gli schemi di bilancio consolidato al 31 dicembre, chiuso con un utile netto pari a EUR16,5 milioni rispetto a EUR22,0 milioni del 2022. Il margine di interesse, pari a EUR67,0 milioni, è in calo del 22% su base annua.
Tra le PMI, Alfonsino è salito del 5,6% dopo aver annunciato martedì il completamento del processo di integrazione della piattaforma proprietaria Rushers all'interno del proprio modello di business.
Quartieri alti anche per AATech, che è avanzato dell'8,3%, con prezzo a EUR1,30 per azione, alla terza seduta con candela rialzista.
Eprcomunicazione ha invece ceduto il 7,9% a EUR1,75 per azione, alla sua nona seduta da ribassista.
Compagnia dei Caraibi si è contratto del 3,6%, dopo l'1,1% di verde della seduta precedente.
A New York, il Dow ha ceduto l'1,4%, il Nasdaq l'1,8%, mentre l'S&P 500 ha chiuso sotto dell'1,4%.
Fra le piazze asiatiche, il Nikkei ha ceduto lo 0,7%, l'Hang Seng sale dello 0,8%, mentre la borsa cinese è riamsta chiusa per festività.
Tra le valute, l'euro passa di mano a USDcontro USD1,0716 registrato in chiusura azionaria europea di martedì, mentre la sterlina vale USDda USD1,2601 di martedì sera.
Il Brent vale USDal barile contro USD82,77 al barile di martedì in chiusura. L'oro, invece, scambia a USD l'oncia da USD1.994,39 l'oncia l'oncia di ieri sera.
Il calendario di mercoledì prevede, alle 1100 CET, dall'Eurozona il rilascio del dato sulla produzione industriale e il Prodotto Interno Lordo.
Alle 1300 CET, dagli USA, arriverà il report sul mercato dei mutui, mentre alle 1630 CET verrà rilasciato il dato sulle scorte di petrolio greggio e il report EIA.
Nel calendario societario, sono attesi i risultati di EdiliziAcrobatica, eVISO, FOS, Gefran, Interpump, Svas Biosana e Telecom Italia.
Di Maurizio Carta, Alliance News reporter
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