MILANO (MF-DJ)--I leader del G7 si stanno avvicinando a un accordo per estendere le sanzioni contro la Russia e imporre un tetto al prezzo del petrolio russo, hanno detto alcuni funzionari, anche se i dettagli sono ancora in fase di elaborazione.

A questa mossa, in discussione al vertice di tre giorni in Germania, iniziato ieri nella località bavarese di Schloss Elmau, dovrebbe aggiungersi un divieto di acquisto di oro russo. I funzionari hanno spiegato che il petrolio è l'esportazione più redditizia per il Cremlino, mentre l'oro costituisce una parte significativa delle entrate statali che finanziano la guerra del presidente russo, Vladimir Putin.

I dettagli sul tetto massimo del prezzo del greggio, che creerebbe un cartello di acquirenti composto dalle Nazioni occidentali e dai loro alleati, e sull'importazione di oro, entrambe proposte arrivate dagli Stati Uniti, sono attualmente in fase di definizione prima della conclusione del vertice domani.

Prima dell'inizio della riunione del G7, la segretaria al Tesoro Usa, Janet Yellen, ha affermato che gli Stati Uniti erano stati coinvolti in colloqui "estremamente attivi" con gli alleati europei sugli sforzi per formare un cartello degli acquirenti e fissare un tetto al prezzo del petrolio russo. Per far rispettare tale limite, Yellen ha spiegato la scorsa settimana che i funzionari stavano riesaminando una possibile esenzione dal divieto dell'Unione europea di assicurare le spedizioni di petrolio russo in modo da consentire agli assicuratori di coprire le spedizioni del greggio russo solo se il prezzo di vendita sarà sotto un certo tetto.

Un obiettivo nei colloqui è mantenere il petrolio russo disponibile sui mercati globali per acquirenti come India e Cina, cosa che potrebbe aiutare a stabilizzare i prezzi già tendenti a circa il doppio rispetto ai livelli pre-pandemici, costruendo al contempo un meccanismo che i Paesi occidentali potrebbero utilizzare per limitare le entrate russe.

I leader di Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Germania, Francia, Italia e Giappone hanno discusso del tetto del petrolio ieri pomeriggio, secondo un alto funzionario. Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha detto all'incontro che il tetto del prezzo sarebbe efficace contro la Russia perché taglierebbe i flussi finanziari verso Mosca riducendo al contempo l'inflazione, che è aumentata in tutto l'Occidente in parte trainata dai prezzi dell'energia, ha affermato un funzionario che ha familiarità con i colloqui.

Le sanzioni dell'Occidente contro le esportazioni di energia di Mosca, in un contesto di crescente inflazione, hanno avuto gravi effetti collaterali sull'Europa e sugli Stati Uniti, spingendo i prezzi ancora più in alto, riducendo il potere d'acquisto della popolazione e alimentando il malcontento popolare. Draghi ha sostenuto anche la proposta dell'Ue per limitare il prezzo delle importazioni di gas russo e considera un tetto massimo al prezzo del petrolio un precedente che potrebbe aprire la strada anche al tetto del prezzo del gas.

La Germania e altri Paesi dell'Ue che dipendono fortemente dal gas russo si sono finora opposti a un limite o a un embargo sugli acquisti di gas, mentre i loro governi si affrettano a garantire fonti di approvvigionamento alternative. Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha confermato che la proposta è in discussione ma ha sottolineato che è necessario l'accordo di tutti i 27 Paesi membri dell'Ue affinché venga adottata. "Vogliamo assicurarci che, come ho detto poco prima, l'obiettivo sia prendere di mira la Russia e non rendere la nostra vita più difficile e complessa", ha detto.

Il tetto del petrolio dovrebbe essere armonizzato con i regimi di sanzioni esistenti di Stati Uniti, Ue, Regno Unito e Giappone, ha affermato un alto funzionario tedesco, che attualmente ha la presidenza del G7 e ospita il vertice. L'Ue ha deciso di vietare quasi tutte le importazioni del greggio russo entro dicembre e dei prodotti petroliferi raffinati entro febbraio.

Il funzionario ha affermato che c'è il pericolo che il tetto massimo provochi temporaneamente un aumento del prezzo del petrolio, cosa già avvenuta per le sanzioni esistenti che hanno paradossalmente aumentato i ricavi della Russia, derivanti sia dalla vendita di greggio sia di gas. Questo effetto, tuttavia, sarebbe temporaneo poiché il volume delle esportazioni e il loro prezzo diminuirebbero gradualmente a causa delle sanzioni, ha spiegato.

A differenza del gas, il petrolio può essere facilmente trasportato tramite autocisterne. Diversi funzionari hanno espresso preoccupazione per l'efficacia del limite a causa della capacità della Russia di vendere il greggio a grandi acquirenti che non hanno adottato sanzioni contro Mosca, come Cina o India. C'è stato un dibattito "intenso" sui dettagli del piano, ha detto il funzionario, aggiungendo che i partecipanti sono fiduciosi sul raggiungimento di un'intesa.

cos


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June 27, 2022 03:45 ET (07:45 GMT)