MILANO (MF-DJ)--Scossa dal suo più grande shock energetico dagli anni '70, l'Europa sta ripensando una strategia durata vent'anni volta a promuovere un mercato competitivo del gas naturale.

Nelle prossime settimane, l'Unione europea chiederà agli Stati membri il via libera per limitare i prezzi del gas in condizioni di mercato estreme. Bruxelles vuole che le compagnie energetiche si uniscano per avere il potere di negoziare i prezzi con gli esportatori esteri e prevede un nuovo indice di riferimento per i prezzi del gas nella regione. I leader degli Stati membri dell'Ue hanno concordato di portare avanti il previsto riassetto del mercato, chiedendo ai ministri dell'Energia e alla Commissione europea di prendere decisioni concrete sulle misure da attuare e su come metterle in atto.

Le proposte sono cariche di avvertimenti che potrebbero impedirne l'attivazione o attenuarne l'impatto. Tuttavia, rappresentano un intervento importante in un mercato che l'Europa ha cercato a lungo di tenere aperto per ridurre i prezzi, evitare monopoli e indebolire la presa della Russia sulla propria energia. Questa liberalizzazione è stata una parte importante della più ampia spinta dell'Ue per creare mercati unici che si estendono oltre i confini nazionali.

L'Ue sta combattendo contro una crisi energetica innescata dall'invasione dell'Ucraina da parte di Mosca. Sono già stati concordati livelli di stoccaggio obbligatori, obiettivi di domanda e tasse per le compagnie energetiche, mentre i governi stanno spendendo per proteggere consumatori e imprese. Funzionari dell'Ue affermano che le nuove misure ridurranno i prezzi e permetteranno di essere pronti per una potenziale emergenza. Chi vende energia, dirigenti e analisti affermano, però, che alcuni passaggi sono irrilevanti, mentre altri rischiano di peggiorare la situazione. "Jacques Delors cosa deve pensare?" ha affermato Oeystein Kalleklev, amministratore delegato di Flex Lng, riferendosi all'architetto del mercato unico dell'Ue negli anni '80 e '90. "Il libero mercato è il motivo per cui abbiamo il 90% di stoccaggio del gas nell'Ue e finora abbiamo evitato una crisi molto peggiore", ha sottolineato.

Al centro della tempesta c'è il mercato digitale Ttf, gestito dalla società di trasmissione olandese Gasunie Transport Services. Le aziende in tutto il continente fanno riferimento a tale benchmark nei contratti energetici. Ciò significa che l'indice colpisce imprese, famiglie ed economie ben oltre il confine olandese. Gasunie ha lanciato il Ttf nel 2003 ma il suo utilizzo è decollato nel 2014, aiutato in parte dal voto sulla Brexit due anni dopo. Il Ttf ha superato il suo equivalente nel Regno Unito diventando uno dei tre indicatori chiave nel mercato globale del gas insieme a Henry Hub negli Stati Uniti e Jkm in Asia.

cos


(END) Dow Jones Newswires

October 21, 2022 10:13 ET (14:13 GMT)