LONDRA (awp/ats/ans) - British Steel, società che è un simbolo delle acciaierie inglesi sempre più in difficoltà e che è controllata dal gruppo cinese Jingye, è al centro delle polemiche nel Regno Unito perchè sta considerando di licenziare fino a 1200 lavoratori concentrati soprattutto nel sito di Scunthorpe, nord-est dell'Inghilterra.

I sindacati sono insorti accusando la proprietà di "tradimento" dei dipendenti in quanto la volontà di compiere esuberi è emersa nonostante il governo conservatore di Rishi Sunak sia pronto a mettere sul piatto un pacchetto da 300 milioni di sterline, circa 335 milioni di franchi, per venire in soccorso alla società in crisi.

Dal canto suo, British Steel ha confermato che "con riluttanza deve prendere in considerazione una riduzione dei costi", ma non ha specificato il numero di posti di lavoro a rischio. Secondo Sky News, a fronte di questa situazione di incertezza, il ministro per le attività produttive Grant Shapps ha contattato Li Huiming, amministratore delegato di Jingye, sottolineando che la proposta dei tagli "non aiuta" e rischia di complicare le discussioni in corso sul pacchetto di finanziamento per British Steel.