Lo detto la Bundesbank rilevando anche che l'inflazione nella prima economia europea probabilmente resterà ben oltre il 3% per un periodo protratto e le future trattative salariali dovrebbero portare forti incrementi.

L'economia tedesca è crescita forte nella prima metà dell'anno, dopo la riapertura delle attività. Tuttavia da allora è rallentata, con il settore manifatturiero penalizzato dai disagi d'approvvigionamento e data la carenza di personale per il settore delle costruzioni, secondo le stime Bundesbank.

Ciò potrebbe essere un segnale preoccupante per l'economia globale, data l'importante posizione della Germania nella catena d'approvvigionamento globale e il ruolo come motore di crescita dell'Europa.

"La ripresa economica probabilmente prenderà un momento di pausa", scrive Bundesbank in un resoconto mensile. "Dal punto di vista odierno, il Pil potrebbe ristagnare durante il trimestre autunnale del 2021".

La Bundesbank ha aggiunto che l'inflazione tedesca a novembre potrebbe risultare leggermente inferiore al 6%, prima di calare il prossimo anno con lo scemare dell'impatto del taglio dell'Iva del 2020 e di altri fattori temporanei.

Tuttavia, la banca centrale ha stimato una crescita dei prezzi al consumo ben oltre il 3% per un periodo protratto, mentre l'inflazione core -- che esclude i prezzi per l'energia e i prodotti alimentari -- dovrebbe restare sostanzialmente sopra al 2%.

Anche se le trattative salariali hanno ottenuto solo pochi incrementi quest'estate, i guadagni sono aumentati concretamente, dato che il personale sottoposto al programma di lavoro a orario ridotto durante la pandemia ha ripreso a lavorare più a lungo.

Anche i nuovi contratti hanno visto salari più elevati.

"Le condizioni macroeconomiche indicano anche maggiori incrementi salariali per il rinnovo delle contrattazioni collettive nel prossimo futuro", si legge nell'analisi Bundesbank.

La Bce ha comunicato che l'attuale picco dell'inflazione è temporaneo e che non dovrebbe portare a una restrizione della politica monetaria ultra-accomodante dell'istituto, che include anche tassi d'interesse negativi per i depositi bancari e ingenti acquisti di bond.

Tuttavia, il presidente uscente della Bundesbank Jens Weidmann si è opposto venerdì alla posizione ufficiale della Bce, segnalando aspettative più alte per l'inflazione e per la crescita dei salari.

(Tradotto a Danzica da Enrico Sciacovelli, in redazione a Roma Stefano Bernabei, enrico.sciacovelli@thomsonreuters.com, +48587696613)