MILANO (MF-DJ)--I partiti politici tedeschi hanno iniziato il processo negoziale che potrebbe durare settimane per formare il prossimo Governo, con due piccoli partiti che avranno il compito di decidere chi succederà ad Angela Merkel come cancelliere.

Le elezioni di ieri hanno segnato uno spostamento a sinistra del Paese, con il Partito socialdemocratico di centrosinistra (Spd) che ha conquistato il maggior numero di voti e i Verdi che hanno ottenuto notevoli guadagni. Insieme i due partiti non detengono, però, abbastanza seggi in Parlamento per formare un Governo e dovrebbero portare nella coalizione il Partito Liberaldemocratico (Fdp) come terzo partner.

Qualunque sarà la forma del prossimo Governo, l'Esecutivo sarà probabilmente ampiamente centrista perché molte delle proposte più radicali o controverse dei partner al Governo potrebbero annullarsi a vicenda.

E' anche probabile che il nuovo Governo si concentri fortemente sulle misure per combattere il cambiamento climatico, che tutti e quattro i partiti hanno evidenziato nelle loro campagne e i sondaggi di opinione mostrano come la preoccupazione principale degli elettori tedeschi. Tale attenzione potrebbe avere implicazioni di vasta portata per un'economia in cui la produzione, in particolare quella di automobili, svolge un ruolo fuori misura.

Eppure le trattative per arrivarci potrebbero richiedere mesi e per la prima volta faranno perno sui Verdi e sull'Fdp. I due partiti hanno detto ieri che avrebbero parlato tra loro prima di avviare negoziati con il blocco conservatore della Cdu/Csu e l'Spd.

I Verdi, di centrosinistra, sostengono le politiche climatiche e la giustizia sociale, mentre l'Fdp è un gruppo pro-business che ha chiesto tagli alle tasse e un intervento dello Stato più contenuto. Anche se entrambi si qualificano come partiti centristi, le loro agende hanno poche sovrapposizioni.

A corteggiarli ci sono Olaf Scholz, il candidato dell'Spd che si è assicurato una vittoria di misura con il 25,7% dei voti, e Armin Laschet, il candidato conservatore che ha ottenuto il peggior risultato di sempre del suo partito, pari al 24,1%. Entrambi i loro partiti avrebbero abbastanza seggi per formare una coalizione a tre con i Verdi e l'Fdp.

"Potrebbe essere difficile, perché normalmente in Germania abbiamo coalizioni tra due partiti e questa volta abbiamo bisogno, per la prima volta, di una coalizione tra tre partiti e sono davvero diversi tra loro", ha dichiarato Stephan Weil, il premier dell'Spd dello Stato della Bassa Sassonia.

Laschet ha detto in un dibattito televisivo che in una coalizione tra il suo partito, i Verdi e l'Fdp, "ogni partito sarà in grado di realizzare le promesse che ha fatto agli elettori".

L'insolita costellazione di partiti potrebbe diventare di routine in Germania. I due maggiori partiti del Paese hanno vinto le elezioni per decenni ma i dati elettorali di oggi hanno mostrato che gli elettori più giovani hanno sostenuto l'Fdp e i Verdi in numero molto maggiore rispetto alle persone di età più avanzata, suggerendo che la frammentazione del panorama politico potrebbe intensificarsi ulteriormente.

Mentre i partiti più grandi competono per corteggiare i loro sfidanti più piccoli, è probabile che i colloqui finiscano con chi diventerà il prossimo cancelliere della Germania, offrendo ampie concessioni a Fdp e ai Verdi. Allo stesso tempo, i due partiti dovranno abbandonare molte delle loro politiche chiave per soddisfare le linee rosse del partner più grande.

Il presidente dell'Fdp, Christian Lindner, e la co-presidente dei Verdi, Annalena Baerbock, hanno sottolineato le loro differenze durante la campagna elettorale ma sono stati concilianti in una tavola rotonda televisiva dopo le elezioni, dicendo che si sarebbero coordinati durante i colloqui con qualsiasi grande partito. "Siamo pronti a governare", ha detto Lindner al Wall Street Journal prima del voto. Sebbene preferisse un'alleanza tra i conservatori, i Verdi e l'Fdp, ora qualsiasi coalizione è possibile, ha affermato, minimizzando le differenze tra lui, Baerbock e Scholz. L'Spd e i Verdi chiedono tasse più alte per i ricchi e più prestiti per finanziare la crescita e la trasformazione verde, due questioni contrastate da Lindner.

I Verdi vogliono uno stimolo verde in gran parte finanziato dal debito di 50 miliardi di euro all'anno per incoraggiare le imprese e le famiglie a ridurre drasticamente le loro emissioni di CO2. Sono favorevoli all'allentamento delle regole fiscali dell'Unione europea, anche per incoraggiare gli investimenti pubblici. Lindner si oppone a queste mosse, ma ha affermato che tali differenze non sono insormontabili e ha detto che il suo partito si concentrerà sugli aiuti per alleviare gli oneri normativi e fiscali per la classe media.

Alla festa elettorale dei Verdi ieri, i funzionari del partito hanno riflettuto sulla loro distensione con l'Fdp. "C'è sicuramente un terreno comune con l'Fdp sui diritti civili, sui diritti di voto e sull'istruzione", ha affermato Katrin Gering-Eckardt, la capogruppo del Partito dei Verdi nel Parlamento federale, sottolineando che "questo è il modo in cui potremo superare differenze in materia di clima, regolamentazione e politica fiscale".

Un alto funzionario dei Verdi ha affermato che il partito ha già contattato l'Fdp e che entrambi sono determinati a far funzionare qualsiasi coalizione verrà costituita. I Verdi e l'Fdp devono però prima accordarsi su una serie di progetti in cui condividono un interesse comune. Il funzionario ha affermato di non pensare che la questione dei tagli alle tasse, una richiesta fondamentale dell'Fdp, sia un grosso ostacolo perché c'è pochissimo spazio nel bilancio per tagliare le entrate.

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September 27, 2021 08:41 ET (12:41 GMT)