TOKYO (awp/ats/ans) - Il governo giapponese ha confermato il doppio intervento a sostegno della valuta effettuato lo scorso ottobre, con un esborso record di 5600 miliardi di yen, equivalenti a 39 miliardi di franchi.

Si tratta della maggiore operazione di acquisto che ha riguardato la divisa nipponica, avvenuta tra il 21 e il 24 ottobre, con il dollaro che scambiava a 152 yen. Il precedente record risale al mese precedente, quando l'esecutivo decise di intervenire in un singolo giorno, il 22 settembre, autorizzando una spesa di 2840 miliardi di yen (20 miliardi di franchi).

"Abbiamo preso le dovute precauzioni per contrastare l'eccessiva volatilità causata dalla speculazione sul mercato valutario, e continueremo ad essere vigili", ha detto il ministro delle finanze Shunichi Suzuki durante una conferenza stampa.

Operazioni del genere, denominate dagli analisti 'stealth' (invisibili), servono a massimizzare l'impatto sul mercato forex dando un forte segnale agli investitori circa le potenzialità di un intervento da parte delle autorità centrali. Tra settembre e ottobre gli analisti, guardando ai più recenti dati macroeconomici provenienti dagli Stati Uniti - con la spesa per consumi in crescita e il progressivo rialzo dell'inflazione, anticipavano ulteriori manovre restrittive da parte della Federal Reserve Usa - e dunque un allargamento del differenziale dei tassi di interesse tra le due sponde, proprio quando la Banca centrale (BoJ), si mostrava invece decisa a portare avanti la politica monetaria ultra-espansiva. Nel corso del 2022 il dollaro si è apprezzato di oltre il 20% sullo yen, e di quasi il 10% tra agosto e ottobre.