ROMA (MF-DJ)--La legge di bilancio non contiene alcun condono o sanatoria, ma una tregua fiscale che consentirà una maggiore sostenibilita' finanziaria per lo Stato, Lo ha detto il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, nel corso di un'audizione sulla manovra.

"Voglio chiarire che non abbiamo introdotto alcuna forma

di sanatoria o condono, come pure da qualche parte è stato erroneamente

sostenuto: non sono stati previsti abbattimenti dell'ammontare delle

imposte dovute nè limitazioni dei poteri di controllo

dell'amministrazione finanziaria. Non è questa la direzione in cui il

Governo ha inteso operare". Per Giorgetti, "le varie misure di 'tregua fiscale' prevedono in generale il pagamento integrale delle imposte dovute, ma al contempo assicurano ai contribuenti un alleggerimento e una maggiore sostenibilitá finanziaria del debito fiscale, mediante la riduzione delle sanzioni e la previsione di piú ampie tempistiche per i versamenti".

Il ministro ha poi spiegato che "il taglio del cuneo contributivo è una misura ampiamenterichiesta e importantissima ma che costa assai piú rispetto alle misure richiamate, è forse l'intervento piú importante che abbiamo rifinanziato, e lo abbiamo anche incrementato" e "rimane uno dei pilastri della politica del Governo, vedo che c'è richiesta anche da parte del mondo associativo, l'obiettivo è ridurre il cuneo del 5%".

Sul fronte energetico Giorgetti sottolinea che "le risorse stanziate con la legge di bilancio per il 2023 coprono le politiche di contrasto al caro energia limitatamente al primo trimestre dell'anno prossimo. Ma a fine marzo, con la predisposizione del programma di stabilitá 2023, il Governo rivaluterá la situazione e, se necessario, attuerá nuove misure di contrasto al caro energia. Sará comunque una prioritá del Governo quella di mettere in campo interventi per controllare e monitorare il livello dei prezzi al fine di evitare traslazioni di costi ingiustificati dei prezzi di beni di prima necessitá".

Per quanto riguarda il contributo straordinario sugli extraprofitti delle imprese del settore energetico, previsto dalla manovra,Giorgetti ha spiegato che "incide su una platea piú ampia di soggetti: si stimano, infatti, circa 7.000 imprese contribuenti, mentre il precedente contributo straordinario è stato versato da poco piú di 200 imprese". Il nuovo contributo "è commisurato alla base imponibile dell'imposta sulle societá", ma "siamo disponibili nel corso dell'esame parlamentare a

correggere eventuali distorsioni, ma credo che la base imponibile sia piú

rispondente alla realtá".

Piu' in generale parlando della crescita, il ministro dell'Economia ritiene non "condivisibile il pessimismo oggi prevalente sulle prospettive per l'economia internazionale e, in particolare, per quella italiana, pessimismo che traspare anche dalle previsioni economiche di organizzazioni quali il Fondo monetario internazionale". Il Pil "nei primi tre trimestri del 2022 è aumentato piú del previsto, tanto che la crescita annuale acquisita al terzo trimestre è pari al 3,9%. Pur con tutte le difficoltá e i rischi da affrontare, l'andamento di fondo dell'economia continua a sorprendere in quanto a resilienza", ha

aggiunto.

"Guardando in avanti, non possiamo escludere una temporanea flessione del Pil nei trimestri a cavallo di fine anno", ha spiegato Giorgetti, ma "nell'ipotesi che non si verifichino nuovi shock e che la configurazione dei prezzi dell'energia nel 2023-2025 sia in linea con quanto scontato dai mercati a termine (con livelli di prezzo elevati ma tendenzialmente decrescenti), nonchè tenuto conto delle misure di sostegno a imprese e famiglie, prevediamo che l'economia riprenda slancio nel corso del 2023, anche grazie al maggior impulso generato dal Pnrr".

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December 02, 2022 10:48 ET (15:48 GMT)