Grafico 1: quanti fondi attivi battono l'S&P 500?

Questo grafico mostra la percentuale di fondi azionari statunitensi a gestione attiva che hanno sovraperformato o sottoperformato l'indice S&P 500, sulla base dei dati compilati da S&P Dow Jones Indices al 31 dicembre 2023.

Si evidenzia come, in quasi tutti gli anni dal 2001, la maggior parte dei fondi attivi non è riuscita a battere l'indice. Sul lungo periodo (10 anni), meno di un fondo su dieci batte l'S&P 500.

Ci sono due atteggiamenti legittimi di fronte a questa osservazione:

  1. Dire a se stessi che è molto difficile superare i migliori indici (S&P 500, Nasdaq-100, MSCI World) e attenersi alla gestione passiva.
  2. Capire come questo 10% riesca a battere il mercato con una frequenza impressionante.

Fonte: Visual Capitalist

Grafico 2: esplode la spesa in conto capitale di Microsoft

Da quando l'IA è diventata un problema per i giganti tecnologici, e per Microsoft in particolare, le spese in conto capitale sono salite alle stelle: negli ultimi 8 anni sono aumentate di 10 volte, passando da 2,3 miliardi di dollari nel primo trimestre 2017 a 20 miliardi di dollari nel primo trimestre 2025.

Fonte: Quartr

Grafico 2: il fattore momentum domina quest'anno

Nel 2024, tra i principali fattori di investimento, il fattore “momentum” (che favorisce le società che hanno registrato performance migliori negli ultimi mesi) ha superato tutti gli altri. I fattori quality e growth occupano gli altri due posti sul podio. La selezione Momentum Picks, che capitalizza due di questi fattori (quality e growth), ha ottenuto ottimi risultati quest'anno (+60% di performance YTD 2024).

Fonte: MarketScreener

Grafico 4: la supremazia di Meta

9 persone su 10 con accesso a Internet nel mondo (Cina esclusa) sono utenti attivi mensili di almeno uno dei servizi del gruppo Meta Platforms.

Fonte: Quartr & Acquired

Figura 5: valutazioni elevate

L'S&P 500 mostra attualmente una valutazione elevata, la più alta in 20 anni, con un P/E di 25,9x gli utili. Questa valutazione si colloca al limite superiore dell'intervallo storico e supera del 50% la mediana storica. Dieci anni fa lo stesso rapporto era pari a 17,2. Ciò invita a una certa prudenza.

Fonte: Charlie Bilello

Leggi le puntate precedenti:

Grafici in prospettiva – episodio 1

Grafici in prospettiva – episodio 2

Grafici in prospettiva – episodio 3

Grafici in prospettiva – episodio 4

Grafici in prospettiva – episodio 5

Grafici in prospettiva – episodio 6

Grafici in prospettiva – episodio 7

Grafici in prospettiva – episodio 8