MIILANO (MF-DJ)--Il Green Pass obbligatorio nei luoghi di lavoro è necessario ma deve anche essere una misura sperabilmente temporanea. A fare chiarezza con Milano Finanza sul tema caldo del momento, dopo che è scattato l'obbligo per tutti i lavoratori del passaporto verde anti-Covid, è il costituzionalista Andrea Patroni Griffi. Che su un altro argomento di questa strana epoca, ossia l'assalto squadrista alla sede della Cgil, afferma che è possibile sciogliere per decreto le formazioni neofasciste come Forza Nuova, anche se sarebbe meglio aspettare delle sentenze. Perché, come diceva Sandro Pertini, «il fascismo non è un'opinione, è un crimine».

Domanda. Professor Patroni Griffi, il Green Pass per i lavoratori obbligatorio è una forzatura costituzionale?

Risposta. Iniziamo dal ricordare che di fronte a una pandemia il profilo anche doveroso della tutela della salute, quale interesse della collettività come recita l'articolo 32 della Costituzione, è particolarmente accentuato. La Corte Costituzionale lo sottolineò, ad esempio, ai tempi dell'Hiv, una malattia virale sicuramente di più difficile trasmissione rispetto al Covid-19. D'altro canto ciò ha consentito al governo con decreto legge di imporre un vero e proprio obbligo vaccinale per i sanitari. La previsione nel recente dpcm del green pass obbligatorio per i lavoratori e relativi controlli peraltro, comporta, nella stessa linea, non la possibilità di licenziamento ma la sospensione senza retribuzione del lavoratore; una multa, se invece ci si reca al lavoro, aggirando i controlli, pur essendo sprovvisti del lasciapassare verde.

D. Quindi va usato temporaneamente?

R. Certo, si tratta di misure che operano bilanciamenti delicati, che devono superare un vaglio di ragionevolezza e proporzionalità e che non possono non dipendere anche dal carattere temporaneo delle misure in ragione del progredire e - speriamo - definitivo regredire della pandemia.

D. I tema Green Pass è esploso dopo l'assalto alla sede Cgil. Si potrebbero sciogliere Forza Nuova e le altre formazioni neofasciste?

R. La Costituzione italiana ha tra i suoi valori fondanti l'antifascismo e vieta espressamente la riorganizzazione «sotto qualsiasi forma» del disciolto partito fascista. La legge Scelba ha dato attuazione alla XII disposizione finale della Costituzione stabilendo in quali casi si ha riorganizzazione del partito fascista e come procedere a scioglimento.

D. Si potrebbe sciogliere Forza Nuova con sentenza o con decreto legge?

R. Ce lo dice chiaramente la stessa legge Scelba. Si può procedere sia sulla base di una sentenza sia con decreto legge se ricorrono casi straordinari di necessità e urgenza. Il ricorso al decreto legge è frutto di una valutazione fondamentalmente politica da parte del governo.

D. Che precedenti ci sono? Il governo Draghi si sta interrogando su questi.

R. In Italia ci sono stati già casi di scioglimento sia per effetto di sentenza sia con decreto legge. Si tratta di attuazioni avvenute in un passato dolorosissimo della storia dell'Italia repubblicana, in cui le istituzioni seppero reggere a contrapposte forze eversive che misero in pericolo la stessa democrazia dietro un prezzo altissimo in termini di sangue. Ricordiamo almeno il giudice Vittorio Occorsio che pagò con la vita proprio lo scioglimento di Ordine Nuovo. Da figlio di magistrato ricordo bene quei tempi e non mi sembra per fortuna siano gli stessi dell'oggi.

D. Ci sono rischi sociali?

R. Senz'altro la magistratura deve accertare con rigore le responsabilità penali, che sono sempre personali.

D. E sul piano politico?

R. C'è da interrogarsi su come mai ci siano ancora oggi forze che sembrano trovare ispirazione fascista. Lo scioglimento è arma importante che la Costituzione prevede, ma è soluzione estrema e delicata soprattutto se frutto di una scelta politica del governo come nel caso del ricorso a decreto legge. Diverso il caso di uno scioglimento che si fondi su sentenza.

D. Che cosa accadrebbe dopo lo scioglimento?

R. Riflettiamo sul fatto che i militanti e simpatizzanti di quelle forze andrebbero in clandestinità oppure cercherebbero di estremizzare la destra parlamentare. Il tema peraltro non è solo italiano. Certo, questo non deve significare abbassare la guardia. Anzi, deve essere un modo di dimostrare ancora una volta la forza della nostra democrazia, che ha saputo resistere ad attacchi ben più violenti. Lo scioglimento comunque è una possibilità importante, ma non può non costituire un'extrema ratio che i nostri padri costituenti vollero predisporre in modo lungimirante nella XII diposizione transitoria e finale perché il fascismo, come ebbe a dire il presidente Pertini, non è un'opinione ma un crimine.

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October 18, 2021 03:16 ET (07:16 GMT)