LONDRA (Reuters) - I prezzi del petrolio si allontanano per il secondo giorno consecutivo dai massimi registrati in settimana, mentre le aziende energetiche in Texas si preparano a riavviare la produzione interrotta dalla tempesta invernale nei giacimenti di gas e petrolio.

Alle 13,30 i futures sul Brent cedono 78 centesimi, o l'1,2% a 63,15 dollari al barile, mentre i futures sul greggio Usa perdono 97 centesimi o l'1,6%, a 59,55 dollari al barile.

Secondo le stime degli analisti l'insolito gelo che si è abbattuto sul Texas e sugli Stati delle Grandi Pianure ha comportato una riduzione della produzione di greggio fino a 4 milioni di barili al giorno, mentre l'output del gas naturale sarebbe sceso di circa 600 milioni di metri cubi.

Tuttavia, le aziende della regione stanno preparando il riavvio della produzione con il lento ripristino dell'energia elettrica e dei servizi idrici, secondo alcune fonti.

Il petrolio è in calo nonostante un'inattesa flessione delle scorte di greggio negli Usa nella settimana terminata il 12 febbraio, prima della tempesta invernale in Texas. Le riserve di petrolio sono diminuite di 7,3 miliardi di barili a 461,8 milioni di barili, ai minimi da marzo scorso, secondo un report a cura dell'Eia pubblicato ieri.

Gli Stati Uniti hanno annunciato ieri di essere pronti ad avviare colloqui con l'Iran per il ripristino di un accordo del 2015 che puntava a impedire a Teheran di acquistare armi nucleari.

Sebbene il miglioramento dei rapporti tra i due Paesi possa far pensare in prospettiva a un annullamento delle sanzioni imposte dalla precedente amministrazione Trump, gli analisti non si aspettano che le sanzioni legate al petrolio vengano eliminate nell'immediato.