LONDRA (Reuters) - Le quotazioni del greggio sono in calo dopo i guadagni di inizio seduta, sui timori che gli alti prezzi dei carburanti possano pesare sulla crescita economica, benché le perdite siano state contenute dall'allentamento delle restrizioni a Shanghai e dalle prospettive di offerta limitata.

Alle 12,07 il Brent perde l'1,89% a 107,02 dollari al barile, mentre i futures del greggio Usa cedono il 2,54% a 106,81 dollari al barile.

I pesanti ribassi dei mercati azionari europei e asiatici hanno fatto seguito alla seduta di ieri di Wall Street, la peggiore dalla metà del 2020, dopo i segnali di avvertimento da parte di alcuni dei maggiori retailer al mondo relativi di come l'inflazione stia impattando i business.

Tuttavia, la prospettiva di un divieto dell'Unione europea sulle importazioni di petrolio russo ha offerto sostegno ai prezzi

Il vice primo ministro russo Alexander Novak ha dichiarato giovedì che Mosca invierà il petrolio rifiutato dai Paesi europei in Asia e in altre regioni.

Novak ha affermato che la produzione petrolifera russa è stata inferiore di circa 1 milione di barili al giorno ad aprile, ma è aumentata di 200.000 barili al giorno fino a 300.000 barili al giorno a maggio, con ulteriori volumi che dovrebbero essere ripristinati il mese prossimo.

Nella giornata di ieri la Commissione europea ha presentato un piano da 210 miliardi di euro per porre fine alla dipendenza dell'Europa dai combustibili fossili russi entro il 2027 e per sfruttare l'allontanamento da Mosca per accelerare la transizione verso l'energia verde.

Inoltre, le scorte di greggio statunitensi sono diminuite la scorsa settimana, con un calo inaspettato, con i raffinatori che hanno aumentato la produzione in risposta alla scarsità di scorte di prodotti e alle esportazioni quasi record che hanno portato i prezzi di diesel e benzina statunitensi a livelli record. 

L'utilizzo della capacità sia sulla costa est che sul Golfo del Messico è stato superiore al 95%, spingendo le raffinerie vicino ai massimi livelli di funzionamento.

In Cina, inoltre, gli investitori sono concentrati sui piani per ridurre le restrizioni per il coronavirus a partire dal 1° giugno a Shanghai, e questo potrebbe portare a una ripresa della domanda di petrolio da parte del primo importatore mondiale di greggio.

(Tradotto da Luca Fratangelo, editing Andrea Mandalà)