LONDRA (Reuters) - Il petrolio scende ulteriormente sotto i 74 dollari al barile, sebbene sia impostato per chiudere la settimana praticamente invariato dopo il rimbalzo dalle importanti perdite registrate lunedì, grazie alle previsioni di forniture limitate mentre la domanda è in ripresa.

I prezzi del petrolio e altri asset più rischiosi sono crollati a inizio settimana sui timori dell'impatto dell'aumento di casi della variante Delta del coronavirus negli Usa, Gran Bretagna, Giappone e altre parti del mondo su economia e domanda.

Alle 10,40 i futures sul Brent cedono 11 centesimi, o lo 0,2%, a 73,68 dollari al barile, dopo il +2,2% registrato ieri. I futures sul greggio Usa cedono 7 centesimi, o lo 0,1%, a 71,84 dollari al barile, in seguito al rialzo del 2,3% messo a segno ieri.

Per quanto riguarda il dato settimanale il Brent si avvia a chiudere invariato dopo le flessioni delle ultime tre settimane. Anche il greggio Usa è in corsa per terminare la settimana in parità.

Secondo le previsioni l'aumento della domanda supererà le forniture, dopo che domenica l'Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio e gli alleati, gruppo conosciuto come Opec+, ha concordato di aumentare le forniture di 400.000 barili al giorno ogni mese a partire da agosto.

Le scorte di greggio negli Stati Uniti sono aumentate di 2,1 milioni di barili la scorsa settimana, in rialzo per la prima volta da maggio, come mostrano le cifre del governo. Ma le riserve dell'hub del greggio Usa di Cushing, Oklahoma, hanno toccato i minimi dal gennaio del 2020.[EIA/S]

(Tradotto in redazione a Danzica da Michela Piersimoni, in redazione a Roma Stefano Bernabei, michela.piersimoni@thomsonreuters.com, +48 587696616)