Intorno alle 13,10 italiane, i futures sul Brent cedono 51 centesimi, o lo 0,74%, a 67,50 dollari il barile, dopo aver perso lo 0,82% ieri.

I futures sul greggio Usa scivolano di 51 centesimi, o lo 0,79%, a 64,09 dollari, dopo aver perso lo 0,3% nella sessione precedente. Entrambi i contratti hanno perso quasi il 3% nel corso degli ultimi cinque giorni.

"Gli sviluppi a breve termine - la lenta distribuzione dei vaccini e l'accumulo delle scorte di greggio Usa - stanno minando il sentiment, ma l'outlook petrolifero a lungo termine è ancora incoraggiante", secondo Tamas Varga, analista di Pvm.

I dati governativi ieri hanno mostrato un aumento delle scorte di greggio statunitense, per la quarta settimana consecutiva, dopo che il forte gelo ha portato alla chiusura delle raffinerie nel sud del Paese.

Le scorte di greggio statunitense sono aumentate di 2,4 milioni di barili la settimana scorsa, secondo i dati Eia, un giorno dopo le stime Api di un calo di un milione di barili.

Il Regno Unito ha notato che i disagi di fornitura globale implicheranno una distribuzione di vaccini più lenta del previsto nelle prossime settimane, stimando però un aumento delle consegne a maggio.

Diversi stati europei hanno sospeso l'uso dei vaccini AstraZeneca a causa di timori di possibili effetti collaterali, anche se l'Oms ha affermato che l'Europa dovrebbe continuare a utilizzare il vaccino.

(Tradotto da Redazione Danzica, in redazione a Milano Gianluca Semeraro, enrico.sciacovelli@thomsonreuters.com, +48587696613)