LONDRA (Reuters) - I prezzi del petrolio perdono terreno con i severi lockdown in Cina e i dati economici deboli del Paese che stanno alimentando i timori di una recessione globale, anche se il mercato ha trovato un certo supporto mentre l'Unione europea è vicina ad un accordo sul divieto delle importazioni del greggio russo.

Alle 12:05 circa, i futures sul Brent scambiano in ribasso di 69 centesimi, ovvero dello 0,62%, a 110,88 dollari al barile, mentre il greggio Usa cede 53 centesimi, o lo 0,45%, a 109,96 dollari al barile. 

Il calo dei prezzi del petrolio "è dovuto principalmente ai deboli dati economici cinesi, con le misure di restrizione che stanno avendo un impatto diretto sul secondo mercato più grande al mondo", ha detto Barbara Lambrecht, analista energetica di Commerzbank.

Si stima che 46 città in Cina siano in lockdown, cosa che sta colpendo lo shopping, la produzione di fabbrica e il consumo di energia.

Gli ultimi dati cinesi hanno mostrato che le vendite al dettaglio ad aprile si sono ridotte di quasi l'11% rispetto all'anno precedente, mentre la produzione industriale è diminuita del 2,9% su base annua.

Tuttavia, i prezzi del petrolio hanno trovato un certo sostegno poiché i diplomatici e i funzionari dell'Unione europea hanno espresso ottimismo sul raggiungimento di un accordo su un embargo graduale del petrolio russo, nonostante i timori per l'offerta nell'Europa orientale.

(Tradotto da Alice Schillaci, editing Stefano Bernabei)