LONDRA (Reuters) - I prezzi del petrolio sono poco mossi dopo che un membro della Banca centrale europea ha accennato a un possibile taglio dei tassi a settembre, controbilanciando la pressione esercitata dalle rinnovate speranze di un cessate il fuoco a Gaza.

Alle 12 i futures sul greggio Brent per settembre salgono di 20 centesimi a 82,6 dollari il barile. I futures sul greggio statunitense West Texas Intermediate (Wti) per settembre avanzano di 17 centesimi a 78,57 dollari il barile.

I prezzi del petrolio sono scesi nelle due sessioni precedenti.

Il vicepresidente della Banca centrale europea Luis de Guindos ha accennato a un possibile taglio dei tassi di interesse a settembre, sostenendo il morale degli investitori, mentre i costi di prestito più bassi sostengono la domanda e i prezzi del petrolio.

In Medio Oriente, gli sforzi per raggiungere un accordo di cessate il fuoco tra Israele e il gruppo militante Hamas, secondo un piano delineato da Joe Biden a maggio e mediato da Egitto e Qatar, hanno guadagnato slancio nell'ultimo mese.

La guerra a Gaza sostiene i prezzi del petrolio in quanto gli investitori valutano il rischio di potenziali interruzioni della fornitura globale di greggio.

L'American Petroleum Institute renderà note le stime sulle scorte di petrolio della scorsa settimana alle 22,30 italiane, mentre i dati ufficiali del governo statunitense sono previsti per domani.

Un sondaggio preliminare di Reuters condotto tra sei analisti stima che le scorte di greggio statunitensi siano diminuite in media di 2,5 milioni di barili nella settimana fino al 19 luglio, mentre le scorte di benzina sono probabilmente calate di 500.000 barili.

(Tradotto da Laura Contemori, editing Francesca Piscioneri)