Intorno alle ore 12,10 italiane i futures sul Brent cedono 85 centesimi, o lo 1,03%, a 81,84 dollari il barile. I futures sul West Texas Intermediate (WTI) perdono 84 centesimi, o l'1,09%, a 76,09 dollari.

I futures sul greggio ieri hanno registrato il maggior calo giornaliero in due settimane dopo che i dati del settore dei servizi statunitense hanno indicato un forte stato di salute dell'economia.

I dati hanno rafforzato la convinzione degli investitori che la Federal Reserve possa continuare ad aumentare i tassi di interesse in modo aggressivo, sostenendo l'indice del dollaro statunitense.

In Cina, altre città stanno allentando le limitazioni legate al Covid-19, fattore che fa sperare in un aumento della domanda nel primo importatore di petrolio al mondo.

Secondo alcune fonti, già domani il Paese dovrebbe annunciare un ulteriore allentamento di alcuni delle più severe restrizioni contro il Covid-19 al mondo.

Il mercato stava valutando l'impatto sulla produzione del tetto di prezzo di 60 dollari al barile sul greggio russo imposto dal G7, dall'Unione europea e dall'Australia, contribuendo alla volatilità del mercato.

(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Andrea Mandalà)