Alle 11,15 il Brent tocca quota 69,69 dollari a barile, in rialzo dello 0,81%, mentre i futures sul greggio Usa sono scambiati a 66,45 dollari a barile, in rialzo di 1,16%.

Entrambi i contratti sono ai massimi da metà marzo negli scambi intraday. I prezzi del greggio sono stati supportati anche da una forte diminuzione delle scorte Usa.

L'American Petroleum Institute (Api) ha riportato un calo delle scorte di greggio negli Usa di 7,7 milioni di barili nella settimana chiusa il 30 aprile, secondo due fonti. Questo calo è oltre tre volte superiore a quello atteso dagli analisti interpellati da Reuters. Le scorte di benzina sono calate di 5,3 milioni di barili. [API/S]

I trader aspettano i dati della Energy Information Administration (Eia), attesi per le 16,30 di oggi, ora italiana, per vedere se conferemeranno un simile calo.

"Se confermato dall'Eia, si traterebbe del più grande calo nei dati ufficiali da gennaio", ha spiegato in una nota Vivek Dhar, analista di Commonwealth Bank.

L'aumento dei prezzi del greggio ai massimi di quasi due mesi è stato supportato dall'avanzamento della campagna vaccinale negli Stati Uniti e in Europa.

Il dato sui vaccini ha controbilanciato il calo della domanda di carburante in India, il terzo maggior consumatore di petrolio al mondo, al momento in difficoltà visto il picco dei contagi da Covid-19.

"A ogni modo, se dovesse essere imposto un lockdown nazionale in India, il sentiment potrebbe risentirne", hanno detto gli analisti di Ing Economics, commentando la situazione nel subcontinente.

(Tradotto da Luca Fratangelo in redazione a Danzica, in redazione a Milano Gianluca Semeraro)