MILANO (MF-DJ)--"Supply Chain Fund", il fondo di Groupama Asset Management Sgr, il primo di direct lending specializzato nell'acquisto di crediti commerciali e primo fondo di credito ad aver ottenuto a febbraio 2016 il via libera di Banca d'Italia, ha chiuso il 2020 con 464 milioni di euro di erogato, in crescita rispetto ai 412 milioni del 2019.

Complessivamente, il Fondo ha processato nell'ultimo anno 14.160 fatture (dalle 6.992 fatture del 2019), avendo rapporti con 125 Società cedenti fatture commerciali e con ben 230 Società debitrici cedute. In totale, dall'inizio dell'attività nel 2016 ad oggi, il Fondo Supply Chain di Groupama AM Sgr ha così erogato 1,45 miliardi di euro ad aziende italiane, processando ben 29.887 fatture.

Il Supply Chain Fund finanzia operazioni di factoring, di confirming e di reverse factoring. In particolare, queste ultime operazioni a oggi rappresentano il 53% del valore del portafoglio. Su questo fronte il fondo opera attraverso accordi "su misura" con aziende di grandi e medie dimensioni, in relazione ai crediti vantati dai loro fornitori, con le fatture che sono originate e gestite dalla piattaforma fintech Fifty, società fondata da Michele Ronchi in partnership con Tesi Square S.p.A., ad oggi la piattaforma fintech con il transato più alto in crediti commerciali in Italia.

Il portafoglio del Supply Chain Fund vede oggi una prevalenza di debitori attivi in settori poco o per nulla impattati dalla crisi Covid-19. In particolare, si tratta di aziende di medie o grandi dimensioni dei settori energy, tlc, farmaceutico e alimentare, sebbene siano presenti in portafoglio anche posizioni nel settore automotive.

Alberico Potenza, Direttore Generale di Groupama AM Sgr e responsabile del Fondo, dichiara: "La forza del nostro fondo è il fatto che le posizioni che prendiamo sono per definizione a breve termine, perché le fatture hanno in media scadenza 60-90 giorni, per cui è facile modificare l'allocazione del portafoglio in tempi sufficientemente brevi. Durante la pandemia abbiamo diversificato ulteriormente concentrandoci sui settori meno impattati dalla crisi. Anche quest'anno la necessità di liquidità delle imprese continuerà, perché chi ha preso a prestito con garanzia dello Stato si troverà comunque a dover rimborsare i debiti nel quadro di una situazione economica in cui la ripresa sarà molto lenta. Per questo ritengo che lo spazio per soggetti finanziatori alternativi come il Supply Chain Fund aumenterà ancora".

In quest'anno da record, il Supply Chain Fund Groupama AM Sgr, oltre all'importante deal con Marcegaglia, ha inoltre siglato due diversi accordi di reverse factoring nel settore Pharma con Unico S.p.A. e con un'altra importante cooperativa di distribuzione. Le strategie del Fondo sono state molto apprezzate dagli investitori che hanno così votato la delibera di allungare di altri tre anni la vita del Fondo al dicembre 2023. Gli asset in gestione sono aumentati a fine 2020 a oltre 90 milioni di euro, a fronte di 129 milioni di impegni. Ma la potenza di fuoco del Fondo è molto superiore. La dotazione del Supply Chain Fund può infatti essere reinvestita anche oltre 5 volte nel corso dell'anno, visto che le fatture hanno scadenza media inferiore ai tre mesi.

Quanto al futuro, Groupama AM Sgr ha in serbo una serie di nuovi progetti. Tra fine 2021 e inizio 2022 sarà lanciato il secondo fondo della serie Supply Chain. Nel frattempo, però, si sta preparando il lancio del primo fondo di direct lending che investirà in prestiti a medio-lungo termine con un target di almeno 200 milioni di euro.

com/cce

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1218:49 feb 2021

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