La compagnia ha pagato 700.000 dollari al presidente e amministratore delegato Paul Stone e 600.000 dollari al vicepresidente esecutivo e direttore finanziario Jamere Jackson come bonus di fidelizzazione, ha dichiarato Hertz in un filing agli enti regolatori statunitensi.

La scorsa settimana, il consiglio di amministrazione della società, che vede l'investitore miliardario Carl Icahn come maggiore azionista con una partecipazione del 39%, ha deliberato la richiesta di protezione dai creditori presso un tribunale nel Delaware, secondo quanto previsto dal Chapter 11 della legge fallimentare statunitense.

La società è in difficoltà a causa dei divieti di viaggio e dei blocchi imposti per frenare la diffusione del nuovo coronavirus. Dall'inizio dell'epidemia, gran parte dei ricavi di Hertz, che provengono dal noleggio di auto negli aeroporti, è svanita.

Con quasi 19 miliardi di dollari di debiti e circa 38.000 dipendenti in tutto il mondo alla fine del 2019, Hertz è tra le più grandi aziende spazzate via dalla pandemia di COVID-19.

I dipendenti che hanno ricevuto il retention bonus perderanno il diritto di partecipare al piano di bonus annuale della società per il 2020.