Senza citare fonti, il quotidiano finanziario Calcalist ha affermato che la polizia israeliana possiede il software di spionaggio Pegasus, prodotto dal gruppo israeliano NSO - che ora è su una lista nera del governo degli Stati Uniti - dal 2013.

Calcalist ha affermato che la polizia lo ha utilizzato contro obiettivi come i leader delle proteste antigovernative, a volte senza i necessari mandati del tribunale.

Il rapporto ha aggiunto una nuova angolazione interna alla pressione globale su Israele, in seguito alle accuse che Pegasus è stato abusato da alcuni governi clienti stranieri per spiare attivisti dei diritti umani, giornalisti e politici.

Rispondendo al rapporto di Calcalist, la polizia israeliana non ha confermato né smentito l'uso di Pegasus, ma ha affermato in un comunicato che "tutte le attività in questo ambito sono conformi alla legge, sulla base di mandati del tribunale e di protocolli di lavoro rigorosi".

Il Ministro della Sicurezza Interna Omer Barlev ha fatto eco all'affermazione.

"Detto questo", ha aggiunto su Twitter, "intendo assicurarmi che non vengano tagliati gli angoli quando si tratta di NSO e che tutto venga esaminato e approvato esplicitamente da un giudice".

NSO ha dichiarato di non poter confermare o smentire alcun cliente esistente o potenziale. Ha detto che non gestisce il sistema una volta venduto ai clienti governativi e non è coinvolta in alcun modo nel funzionamento del sistema.

"I dipendenti dell'azienda non sono esposti agli obiettivi dei suoi clienti, né sono a conoscenza dei dati raccolti, delle operazioni in corso o di altre indagini dei suoi clienti", ha detto NSO.

"NSO vende i suoi prodotti sotto licenza e regolamentazione alle agenzie di intelligence e alle forze dell'ordine per prevenire il terrorismo e il crimine, in base agli ordini dei tribunali e alle leggi locali dei loro Paesi".

Il mese scorso, un gruppo di legislatori statunitensi ha chiesto al Dipartimento del Tesoro e al Dipartimento di Stato di sanzionare NSO e altre tre società di sorveglianza straniere che, secondo loro, hanno aiutato i governi autoritari a commettere abusi dei diritti umani.

A novembre, Apple ha citato in giudizio NSO, affermando che ha violato le leggi statunitensi introducendosi nel software installato sugli iPhone.

NSO ha anche affrontato azioni legali o critiche da parte di Microsoft Corp, Meta Platforms Inc, Alphabet Inc e Cisco Systems Inc.