VanEck sta guardando alla Francia, all'Italia, alla Spagna e ai Paesi nordici come potenziali regioni di crescita per il suo mercato europeo di fondi negoziati in borsa (ETF), per sfruttare l'uso ancora limitato in questi Paesi, ha dichiarato mercoledì l'amministratore delegato per l'Europa del gestore patrimoniale.

L'azienda con sede a New York continuerà a fare affidamento sui mercati più consolidati del Regno Unito, dei Paesi Bassi e della Germania per sostenere la crescita della sua attività di ETF in Europa, ha dichiarato Martijn Rozemuller, CEO per l'UE dell'azienda, al Reuters Global Markets Forum.

VanEck è un gestore di investimenti globale che emette principalmente prodotti ETF e gestisce oltre 100 miliardi di dollari di attività in tutto il mondo.

Ha in programma di aggiungere due uffici di dimensioni più piccole a Londra e Milano quest'anno per soddisfare questi mercati, ha detto Rozemuller. Attualmente ha uffici europei a Francoforte, Zurigo e Amsterdam.

L'azienda ha recentemente superato i 10 miliardi di dollari di asset gestiti in ETF europei, ha detto Rozemuller, aggiungendo di essere ottimista per la crescita nel settore della difesa e dei semiconduttori, nonché dell'uranio e della tecnologia nucleare, insieme ad un'esposizione azionaria più ampia e diversificata.

Rozemuller ha detto che il mercato degli ETF in Europa è fortemente frammentato e più difficile e costoso da gestire rispetto agli Stati Uniti, ma questo potrebbe cambiare con la formazione di un'unione dei mercati dei capitali (CMU).

L'Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati mercoledì ha chiesto di accelerare la creazione di una CMU - in stallo da quasi un decennio, mentre il Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha detto che l'unione deve essere completata nella prossima Commissione, dato che questa sta per terminare il suo mandato quinquennale.

Rozemuller ha detto che il mercato in Europa è composto da borse diverse, con la maggior parte dei Paesi che richiedono che gli ETF siano quotati localmente, aggiungendo costi normativi e di traduzione.

La CMU sarebbe "un grande passo avanti", ha detto.

Tuttavia, il mercato europeo degli ETF continua a crescere, con 1,91 trilioni di dollari di asset alla fine di aprile, secondo i dati della società di ricerca e consulenza ETFGI, che ha registrato il 19° mese di afflussi in aprile. (Partecipa a GMF, una chat room ospitata su LSEG Messenger, per interviste in diretta: https://lseg.group/3TN7SHH)