I dati della società di consulenza immobiliare CoreLogic, pubblicati venerdì, hanno mostrato che i prezzi a livello nazionale sono scesi dello 0,6% a giugno rispetto a maggio, quando erano scesi dello 0,1%. I prezzi sono comunque aumentati dell'11,2% per l'anno, riflettendo gli enormi guadagni realizzati nel 2021 e all'inizio del 2022.

La debolezza si è concentrata nelle capitali, dove i prezzi sono scesi dello 0,8% a giugno, mentre la crescita annuale è rallentata all'8,7% dopo aver superato il 20% all'inizio dell'anno.

L'arretramento a Sydney ha preso piede, con un calo dei valori dell'1,6% nel mese, mentre Melbourne ha perso l'1,1%. La crescita annua a Sydney è scesa al 6%, molto lontana dai giorni entusiasmanti del 2021, quando i prezzi erano aumentati di un quarto.

La maggior parte delle altre città è stata positiva, anche se la crescita dei prezzi sta rallentando. Adelaide è stata in testa con un aumento dell'1,3%, ma Brisbane ha ottenuto un aumento di appena lo 0,1% e Perth dello 0,4%.

Le regioni hanno continuato a beneficiare del passaggio alla vita in campagna e a spazi più ampi, e i prezzi sono aumentati dello 0,1% a giugno, raggiungendo il 20% in più rispetto a un anno fa.

Il rallentamento riflette in parte l'aumento dei costi di prestito, dato che la Reserve Bank of Australia (RBA) ha alzato i tassi sia a maggio che a giugno, e si ritiene che la prossima settimana effettuerà un altro rialzo nel tentativo di contenere l'inflazione in aumento. [AU/INT]

"Considerando che l'inflazione rimarrà probabilmente ostinatamente alta per un po' di tempo, e che si prevede che i tassi di interesse aumenteranno sostanzialmente in risposta, è probabile che il tasso di declino dei valori immobiliari continuerà a crescere e a diventare più diffuso", ha dichiarato il direttore della ricerca di CoreLogic, Tim Lawless.

I mercati scommettono che l'attuale tasso di liquidità dello 0,85% potrebbe raggiungere il 3,75% entro la metà del prossimo anno. Le principali banche hanno anche aumentato bruscamente i costi di prestito sui mutui a tasso fisso e hanno inasprito gli standard di prestito.

Un calo sostenuto dei prezzi sarebbe un freno alla ricchezza dei consumatori, dato che il valore nozionale dei 10,8 milioni di case australiane è aumentato di 210 miliardi di dollari australiani (144,86 miliardi di dollari) solo nel primo trimestre, raggiungendo i 10,2 trilioni di dollari australiani.

(1 dollaro = 1,4497 dollari australiani)