Il Governo giapponese fornirà un sostegno attraverso le istituzioni finanziarie pubbliche per aiutare le aziende di servizi pubblici ad assicurarsi il gas naturale liquefatto (GNL) in un contesto di impennata dei prezzi spot, ha dichiarato giovedì il Ministro dell'Industria.

"La Japan Bank for International Cooperation (JBIC) e altre istituzioni finanziarie pubbliche offriranno sostegno alle aziende giapponesi per l'acquisto di GNL, al fine di garantire forniture adeguate di carburante", ha dichiarato il ministro dell'Industria Yasutoshi Nishimura a una conferenza dei produttori-consumatori di GNL.

"Crediamo che questa mossa contribuirà alla stabilità delle forniture di GNL in Asia", ha detto.

Il Giappone vuole evitare una crisi energetica offrendo un sostegno finanziario prima dell'inverno, quando si prevede un aumento della domanda di riscaldamento. I prezzi spot del GNL rimangono a livelli elevati, a causa del rischio di interruzione delle forniture da parte della Russia, a causa della sua guerra con l'Ucraina.

I dettagli del sostegno previsto non sono stati forniti, ma JBIC fornirà prestiti a basso tasso di interesse alle aziende elettriche e alle società di gas cittadine per acquistare il combustibile super refrigerato dal mercato spot, ha riferito giovedì il quotidiano economico Nikkei, senza citare fonti.

Le utility giapponesi acquistano la maggior parte del GNL attraverso contratti a lungo termine, ma circa il 20% proviene dal mercato spot.

I prezzi asiatici del GNL spot sono saliti alle stelle quest'anno, raggiungendo un livello record ad agosto, anche se da allora si sono attenuati a causa degli elevati livelli di scorte e degli sforzi dei governi per frenare la domanda in Europa. Tuttavia, il mercato teme che un inverno freddo in Europa possa far tornare i prezzi a livelli record.

Il Giappone importa circa il 10% del suo GNL dalla Russia, principalmente da Sakhalin-2.

L'acquisto di 6 milioni di tonnellate di GNL all'anno dal mercato spot costerebbe al Giappone più di 1.000 miliardi di yen (6,9 miliardi di dollari) se le spedizioni dalla Russia venissero interrotte completamente, ha dichiarato il Nikkei. (1 dollaro = 144,3700 yen) (Servizio di Yuka Obayashi; Editing di Jamie Freed, Kirsten Donovan)