Ecco i dettagli della causa:
SU COSA VERTEVA IL CASO?
Harry ha fatto causa a News Group Newspapers (NGN) per presunte attività illegali svolte da giornalisti e investigatori privati che hanno lavorato per i suoi giornali, The Sun e l'ormai defunto News of the World, dal 1996 al 2011.
Il principe e l'ex legislatore britannico Tom Watson erano gli unici due ricorrenti rimasti in giudizio, dopo che altri avevano raggiunto un accordo, tra cui l'attore Hugh Grant, che si era accordato con riluttanza.
NGN, che in ultima analisi è di proprietà di News Corp, ha risolto le richieste di risarcimento di oltre 1.300 persone, tra cui celebrità, politici e personaggi dello sport.
L'editore ha chiuso il News of the World nel 2011, dopo che era emerso lo scandalo delle intercettazioni telefoniche, ma ha sempre negato le accuse di attività illecite al The Sun - fino a mercoledì.
Mentre le scuse di NGN si sono fermate all'ammissione di attività illecite da parte dei giornalisti che lavoravano per The Sun, facendo riferimento solo agli investigatori privati, l'avvocato di Harry ha detto che l'accordo rappresenta una rivendicazione per coloro che si erano accordati in precedenza.
Nella loro dichiarazione congiunta, Harry e Watson hanno detto che NGN ha pagato più di 1 miliardo di sterline.
COS'È LO SCANDALO PHONE-HACKING?
Il phone-hacking, l'intercettazione illegale di messaggi vocali sui telefoni cellulari, è salito per la prima volta all'attenzione del pubblico nel 2006, quando l'allora direttore del tabloid News of the World e un investigatore privato furono arrestati.
Si dichiararono colpevoli e furono incarcerati nel 2007. Nel 2011 sono emerse ulteriori rivelazioni, tra cui quella che una studentessa assassinata era stata presa di mira, che hanno portato Murdoch a chiudere il giornale.
Lo scandalo ha portato anche ad un'inchiesta pubblica di alto profilo sull'etica della stampa britannica e ad un processo penale, a seguito del quale l'ex direttore di News of the World, Andy Coulson, è stato dichiarato colpevole di cospirazione per l'hacking dei telefoni e incarcerato nel 2014.
Rebekah Brooks, ex redattrice del News of the World e del The Sun, è stata assolta da tutte le accuse e successivamente è tornata nell'impero editoriale di Murdoch. Attualmente dirige le operazioni di News Corp nel Regno Unito.
QUANTO È SIGNIFICATIVO L'ACCORDO?
Il team legale di Harry ha salutato l'accordo come una grande vittoria, in quanto NGN ha ammesso per la prima volta un'attività illecita presso The Sun - cosa che l'editore aveva ripetutamente cercato di evitare, anche quando aveva risolto le cause legali 'solo Sun' di Grant e Sienna Miller.
Ma per NGN e per i dirigenti - tra cui Brooks, l'amministratore delegato di News UK - evitare otto settimane di titoli negativi e di rendere pubbliche ampie prove in un processo può anche sembrare una vittoria.
Il giudice, Timothy Fancourt, ha riconosciuto che l'accordo rende altamente improbabile un processo sulle accuse di hacking telefonico e altre raccolte illegali di informazioni presso The Sun e News of the World.
Da parte sua, NGN ha dichiarato che l'accordo di mercoledì "traccia una linea di demarcazione con il passato e pone fine a questo contenzioso", aggiungendo che chiederà l'archiviazione di eventuali ulteriori cause che potrebbero essere intentate.
Tuttavia, si prevede che i ricorrenti si concentreranno sull'esercitare pressioni sui politici e sulla polizia affinché rivedano lo scandalo phone-hacking alla luce delle scuse di mercoledì.
Parlando fuori dal tribunale, Watson ha lanciato il guanto di sfida al Primo Ministro Keir Starmer e al capo della Polizia Metropolitana Mark Rowley, dicendo che i querelanti intendono fornire alla polizia un "dossier che smascheri le malefatte".
CHI ALTRO STA FACENDO CAUSA AL PRINCIPE HARRY?
Il caso NGN è una delle tre cause principali che Harry ha intentato contro le organizzazioni dei media britannici. Ha citato con successo Mirror Group Newspapers, ottenendo un risarcimento sostanziale dopo un processo nel 2023, e sta anche facendo causa all'editore del Daily Mail e del Mail on Sunday, il cui processo è previsto per il 2026.