L'azienda francese EDF ha affrontato un numero senza precedenti di interruzioni della sua flotta di reattori nucleari in seguito a lavori di riparazione, riducendo la produzione a un minimo di 30 anni e aggiungendo un forte stress mentre l'Europa si affanna a far fronte all'impatto della guerra in Ucraina.

Dopo un novembre insolitamente mite che ha contribuito a ridurre il consumo di elettricità, le temperature sono scese lunedì e sono destinate ad aggirarsi intorno allo zero nel corso di questa settimana e della prossima.

Anche se inizialmente c'erano state preoccupazioni per lunedì, la disponibilità nucleare inferiore alle previsioni è stata compensata da un aumento delle importazioni da parte di tutti i Paesi vicini alla Francia e da un'elevata produzione da parte delle centrali elettriche a gas.

L'applicazione di allerta EcoWatt di RTE - che il Governo invita a scaricare per essere avvisati dei picchi di domanda o del rischio di tagli - è rimasta verde.

"Le ultime previsioni meteo mostrano che, dal punto di vista meteorologico, il prossimo lunedì 12 dicembre sarà ancora più rigido", ha dichiarato Nathalie Gerl, analista di Refinitiv.

"Il consumo dovrebbe raggiungere un picco di 80 GW (rispetto ai 73 GW del 5 dicembre), mentre l'energia eolica dovrebbe essere inferiore alla norma. Se la disponibilità nucleare dovesse rimanere a 37-38 GW, il rischio di gap di approvvigionamento sarebbe molto più grave di oggi".

Nei giorni scorsi, i ministri del Governo hanno avvertito di possibili interruzioni di corrente nei giorni freddi, in caso di un divario tra domanda e offerta, che secondo loro non sarebbe durato più di due ore e sarebbe stato segnalato in anticipo.

Macron ha detto alla televisione TF1 nel fine settimana: "Prima di tutto, siamo chiari: niente panico! È legittimo che il Governo si prepari per i casi estremi, il che significherebbe tagliare l'elettricità per alcune ore al giorno se non avessimo abbastanza energia".

Nel frattempo, nel fine settimana sono stati annunciati ulteriori ritardi sui reattori nucleari.

Il riavvio del reattore St. Alban 2 da 1,3 GW è stato posticipato di nove giorni al 23 dicembre, mentre il Chooz 2, uno dei reattori che sono risultati positivi alla corrosione da stress, è stato posticipato di 11 giorni al 22 gennaio. [POWER/FR]

Altri tre reattori hanno subito un ritardo di almeno un giorno e si prevede che torneranno in funzione martedì.