La comunità internazionale deve evitare di esacerbare il sentimento protezionistico esistente, ha detto venerdì il governatore della banca centrale italiana, dopo che l'elezione di Donald Trump ha alimentato i timori di pesanti tariffe e guerre commerciali.

Durante la sua campagna elettorale, Trump ha dichiarato che avrebbe imposto tariffe del 60% sulle importazioni statunitensi di beni cinesi e una tassa di circa il 10% sulle importazioni dai Paesi europei, sollevando la prospettiva di una prospettiva cupa per la già debole crescita della zona euro.

Il Governatore Fabio Panetta ha affermato che i sentimenti protezionistici sono stati esacerbati dagli shock che hanno pesato sulle economie, tra cui la pandemia COVID-19, l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia e la successiva crisi energetica.

"Con la frammentazione del commercio globale, i principali Paesi sono sempre più riluttanti ad affidarsi a partner commerciali con i quali non hanno legami politici, economici o culturali stabili", ha detto Panetta in occasione di una conferenza del Gruppo Banca Mondiale (WBG) a Roma.

Ha aggiunto che per evitare che il mondo si divida in blocchi economici, politici e militari, è essenziale che "la comunità globale metta da parte le differenze per trovare soluzioni condivise alle sfide interconnesse che ci riguardano tutti".